Verso gli “Stati Generali della Prevenzione dei tumori”, un corso di aggiornamento di Lilt Lecce

L’iniziativa, giunto alla 13ma edizione, si svolgerà sabato presso il Centro Ecotekne dell’Università del Salento. Si intitolerà “Ambiente e Salute”.

Un’iniziativa che ha lo scopo primario di tracciare le grandi linee di una politica di prevenzione dei tumori esigente e concreta, centrata soprattutto sulla Prevenzione Primaria e l’esposizione ambientale.

La Lilt di Lecce, sulla scorta del successo degli anni scorsi, ha organizzato la 13ma edizione del Corso di Aggiornamento “Ambiente e Salute, che si svolgerà sabato 26 ottobre, presso il Centro Ecotekne dell’Università del Salento, a partire dalle ore 9.00.

L’edizione 2019 del Corso, sarà incentrata sull’importante iniziativa della Lega Italiano per la Lotta contro i tumori leccese denominata “Primi Stati Generali della Prevenzione dei Tumori nel Salento”. Questa mattina, presso la sala stampa di Palazzo Adorno la presentazione della manifestazione.

“In questi ultimi anni la sensibilità sulla prevenzione del tumore è cresciuta, ma noi, però, stiamo cercando di fare un’operazione di verità rispetto al cancro al seno e alla lotta ai tumori in generale”, ha affermato l’oncologo Giuseppe Seravezza della Lilt di Lecce.

“Per quel che riguarda il tumore al seno, ben vengano la mammografia periodica e l’autopalpazione, ma queste sono pratiche che non hanno nulla a che fare con la prevenzione vera. Il problema dei problemi è, infatti, l’incidenza, il numero di nuovi casi ogni anno, quindi, la strategia da adottare è quella di fare tutto il possibile per incidere su questo aspetto, cioè quello di ridurre il numero di nuovi malati e questo ci impone di fare più attività di ricerca per capire il perché di questo innalzamento. Su ciò abbiamo già evidenze scientifiche, ma a queste bisogna aggiungerne altre.

Per questo abbiamo pensato di organizzare i ‘Primi Stati Generali della Prevenzione dei Tumori nel Salento’. Qui i medici non hanno grande ruolo, hanno maggiori funzioni, per esempio, le associazioni di categoria, gli ordini professionali e la società civile.

Noi – conclude Seravezza – oggi vogliamo fare il possibile, perché si può fare tanto per abbattere l’incidenza. Abbiamo il compito di proteggere la vita dei nostri giovani e questo lo si può fare solo attraverso un’efficace lotta alle cause per ridurre l’esposizione”.



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