Stiamo insieme, ma ognuno vive a casa propria: è questa la terza via tra i single e la coppia

In Italia una famiglia su tre è ‘senza nucleo’, cioè formata da una persona che vive da sola, una nicchia non da poco se pensiamo che il nostro è un Paese cattolico

Vivere da separati è sempre stata, storicamente, una scelta della nobiltà, al giorno d’oggi, invece, avere due indirizzi diversi sembra essere la soluzione per garantire alle coppie equilibrio e passione. I motivi possono essere svariati, da chi ha già dato con matrimonio e convivenza, a chi ha dei figli ai quali si sceglie di evitare un nuovo coinquilino o, semplicemente, vivere da soli, pur essendo in coppia, è la scelta di chi rivendica il proprio diritto di dormire in diagonale, non dividendo i propri spazi con nessuno.

In Italia una famiglia su tre è ‘senza nucleo’, cioè formata da una persona che vive da sola, una nicchia non da poco se pensiamo che il nostro è un Paese cattolico dove, però, le coppie ‘non coniugate’ tendono ad aumentare e, fenomeno ancora più recente e ‘moderno’, pare sia proprio quello di vivere una relazione stabile usufruendo, per chi può permetterselo, di due case separate.

Il mondo cambia, i rapporti interpersonali e umani si rinnovano e si scelgono alternative sempre meno standardizzate, risultato di una società in forte trasformazione e dominata da rapporti sempre più labili ed estemporanei o che, semplicemente, non devono alterare la propria dimensione individuale.

Il concetto di famiglia tradizionale perde, così, sempre più terreno e il classico quadretto familiare, formato da mamma, papà e figli, sembra ormai appartenere solo a quelle pubblicità, molto lontane dalla realtà, dove la colazione appare sempre perfetta. Nella vita vera, invece, è tutto in continuo mutamento e se questo da una parte ci fa guardare con nostalgia ad un tempo più genuino e autentico che fù, dall’altra permette ad ognuno di noi di godere di una maggiore libertà di scelta.