Carcinoma al colon retto, l’importanza dell’approccio multidisciplinare in un convegno al Tiziano

Nell’evento formativo si parlerà anche della possibilità di utilizzare un “Human patient digital” nella simulazione di un caso. Una unicità e innovatività a livello metodologico.

«Carcinoma del colon-retto metastatico: l’importanza della multidisciplinarietà». È questo il titolo dell’convegno che sarà ospitato domani, 12 ottobre, all’Hotel Tiziano di Lecce.

Quello del tumore all’intestino, come è generalmente conosciuto, è un tema delicato visto che, solo fino a pochi anni fa, lasciava poche speranza di vita. Il fatto che sia diagnosticato spesso troppo tardi – quando la malattia è in uno stato ‘avanzato’ o dopo la comparsa di metastasi – rende difficile il trattamento, ma la medicina ha fatto grandi passi in avanti, anche nella lotta ad uno dei quattro ‘big killer’ dell’oncologia con le terapie mirate o con la chirurgia mininvasiva ad esempio che rappresenta uno strumento fondamentale nel trattamento di questa neoplasia, ma non basta.

Nel percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale per i pazienti affetti da neoplasia, infatti, è fondamentale anche l’approccio multidisciplinare che permette di raggiungere un trattamento “personalizzato” che tenga conto della malattia e del paziente. Solo unendo le forze si può pianificare una strategia terapeutica che sia adeguata.

Di questo si parlerà nell’evento formativo su cui punta molto la dottoressa Silvana Leo. Nel convegno, in programma al Tiziano, si parlerà anche della possibilità di utilizzare un “Human patient digital” nella simulazione di un caso. Una unicità a livello metodologico. Un’innovazione nel campo dell’oncologia personalizzata, con la possibilità di valutare i diversi percorsi terapeutici prima di applicarli concretamente al paziente, passando così dal virtuale al reale con un guadagno in termini di sicurezza, precisione ed efficacia.

La tecnologia digitale dell’avatar risponde alle interazioni in real time, mostrando un grado di risposte uguale a quelle di un vero paziente inserito in un contesto di visita all’interno di uno studio medico e mettendo in scena il ruolo delle emozioni del paziente, ricreando fedelmente gli stati d’animo tipici dell’essere umano.

Un grande passo in avanti, considerando che generalmente lo studio di un caso clinico in medicina viene effettuato attraverso il “problem solving”.



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