Covid19 e cuore: l’appello dei medici di Città di Lecce Hospital a non rimandare ‘per paura’ visite, controlli e screening

Non sottovalutare i sintomi e non avere timore di programmare visite e check-up fondamentali per monitorare la salute del cuore. Sono gli inviti dei medici di Città di Lecce Hospital

Non c’è soltanto solo il Covid19 da combattere. La battaglia contro il virus ha, purtroppo, rallentato la “macchina sanitaria” e i controlli medici con delle ripercussioni importanti soprattutto per quelle malattie dove la prevenzione è fondamentale. Uno studio sulle conseguenze dell’emergenza sulle patologie cardiache condotto a maggio 2020 dalla Sic, la Società Italiana di Cardiologia, ad esempio, ha dimostrato come la mortalità da infarto durante la fase più acuta della pandemia fosse triplicata, fermandosi al 13,7% contro il 4,1% del 2019.

In casi come questi la tempestività può fare la differenza tra la vita e la morte. Per questo, ora che il Paese è alle prese con la seconda ondata è importante rinnovare l’appello dei medici di Città di Lecce Hospital a non rimandare visite, controlli e screening. Due gli inviti dell’ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale: non sottovalutare sintomi e fattori di rischio cardiovascolari e non avere timore di proseguire con visite e check up fondamentali per il monitoraggio della salute del cuore.

«Lo studio multicentrico della SIC ha raccolto dati (relativi ai primi tre mesi della pandemia) provenienti da 54 ospedali italiani, mettendo in evidenza l’aumento del tasso di mortalità per infarto (il 3,7% nel 2019 vs il 14% del 2020 per lo stesso periodo). A fine maggio, inoltre, i ricoveri per infarto risultavano diminuiti del 60% » ha commentato il Dott. Kia Vaziri Farahani, responsabile dell’Unità Funzionale di Cardiologia di Città di Lecce Hospital.

Rimandare per paura potrebbe non essere la scelta giusta

Dopo un periodo di quasi rientro alla normalità, registrato nei mesi estivi, oggi si riscontra un nuovo calo dei ricoveri e delle visite ambulatoriali. In poche parole, i pazienti per timore del contagio evitano di recarsi al Pronto Soccorso o arrivano in Ospedale quando le condizioni sono più gravi, spesso con complicazioni che rendono meno efficaci le terapie salvavita. Secondo i Cardiologi sono circa 3milioni le visite non effettuate da marzo ad oggi, su un totale previsto di 18 mln.

È accaduto anche a Città di Lecce Hospital. «Qualche giorno fa – ha raccontato il dottor Vaziri – abbiamo eseguito una angioplastica ad una signora di 82 anni. La paziente aveva dolore al petto già da due giorni ma non voleva recarsi in ospedale. Aumentando però il dolore e l’affanno si è decisa a chiamare il 118. Due giorni di ritardo nella presa in carico del paziente però possono essere troppi: la coronaria è stata riaperta però il recupero del muscolo cardiaco è stato minore»

La prevenzione è importante anche perché chi soffre di patologie cardiovascolari (anche quando non sono conclamate come può accadere con pazienti obesi, con diabete o ipertesi) è più a rischio di sviluppare complicanze da Covid-19. Per questo, è necessario intervenire subito, senza avere paura, ogni qual volta si hanno sintomi “sospetti” come dolori improvvisi al petto, affanno mai avuto prima, pressione alta e battiti accelerati. Come ha spiegato il Prof. Giuseppe Speziale, Coordinatore delle Cardiochirurgie di GVM Care & Research le strutture sono sicure. Non bisogna avere timore di recarsi in ospedale, dove sono state adottate procedure di sicurezza elevate.

A Città di Lecce Hospital le attività ambulatoriali e di ricovero proseguono regolarmente e in completa sicurezza, come tutta l’attività chirurgica sia in elezione che in emergenza-urgenza. Il personale utilizza i dispositivi di protezione individuale previsti dalle normative ed è sottoposto a regolari tamponi. L’ingresso in struttura per le attività ambulatoriali e di ricovero è preceduto da uno specifico triage, mentre all’interno dell’Ospedale è necessario indossare la mascherina e mantenere almeno 1,5 m di distanza dalle altre persone.

Le patologie cardiache e cardiovascolari non vanno mai trascurate. E non bisogna abbassare la guardia. Soprattutto se significa mettere a rischio la propria vita.



In questo articolo: