Discarica di Casino Arto, il Comitato Burgesi 2017: ‘si valuti l’incidenza sanitaria sulla popolazione’

Anche a Casino Arto si guarda con preoccupazione sulla salute dei cittadini e la tutela del territorio e per questo motivo Angelo Minenna del Comitato Burgesi 2017 chiede l’incidenza sanitaria del nuovo sito di rifiuti sulla popolazione.

La marcia della scorsa settimana per dire “no” alla costruzione di nuove discariche e a nuovi impianti promossa da comuni, associazioni e comitati, per non vivere con la paura di  sversamenti e occultamenti di rifiuti tossici nei territori di Ugento, Gemini, Acquarica del Capo, Presicce ma anche Casarano e Melissano, pare abbia dato qualche frutto, rasserenando, almeno per ora, la cittadinanza.

A dare ascolto ai cittadini è stato il presidente della provincia di Lecce Antonio Gabellone che lo scorso mercoledì ha convocato una riunione per discutere del nuovo impianto di selezione, raccolta e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi. Il progetto dell’impianto,presentato dalla società di Acquarica del Capo “Ugentocava grandi lavori”,dovrebbe sorgere nel comune di Ugento, più precisamente nella località Casino Arto, vicina anche a Contrada Burgesi, già sede di discarica e impianti di trattamento dei rifiuti.

“L'incontro è stato proficuo – commenta soddisfatto Angelo Minenna del Comitato Burgesi 2017 –e la scelta del presidente Gabellone di confrontarsi col popolo e con i territori è stata azzeccata e piuttosto in controtendenza rispetto a come agiscono taluni enti e talune amministrazioni quando parliamo di rifiuti e ambienti. Le associazioni di Ugento hanno ribadito la loro contrarietà a tale tipo d'impianto, che contrasta anche con la programmazione urbanistica regionale e comunale e che non trova riscontro in alcun provvedimento in materia di gestione dei rifiuti. Inoltre – continua Minenna – abbiamo chiesto che la Provincia ed i Comuni dell'Aro Le/10 si facciano promotori in sede di Conferenza dei Servizi dell'assoggettamento dell'impianto in questione alla Valutazione d'Incidenza Sanitaria sulle popolazioni di Ugento, Taurisano, Acquarica e Presicce. Ed auspichiamo che tale procedura, unitamente a quella di Via, diventi ormai prassi consolidata in tutto il Salento quando si tratta di progetti o impianti che smaltiscono o manipolano i rifiuti d'ogni tipo e classificazione”.

La protesta di domenica scorsa è servita anche a sollecitare le istituzioni a verificare la presenza in discarica dei fusti di Pbc dei quali tanto si è parlato e ad attivare tutti i processi di bonifica necessari per tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente.

Di Mattia Chetta



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