Guagnano, una notte da bere con il Premio Terre del Negroamaro

Cala il sipario sulla 7^ edizione del Premio Terre del Negroamaro. Ieri a Guagnano migliaia di persone per una serata di musica e spettacolo. Tanti i premiati.

Ha aperto lo spettacolo il violino straordinario di Alessandro Quarta, un artista figlio di questa terra e ormai famoso in tutto il mondo, è stato l’inizio di una serata di musica e cultura che l’amministrazione comunale di Guagnano, insieme al Gal Terra d’Arneo, ripete da 7 anni.

Tutto curato nei minimi dettagli dal sindaco Fernando Leone e dal suo staff, che, insieme alla raffinata professionalità di Viviana Carrone, responsabile della comunicazione dell’edizione 2015 del Premio, hanno accolto il gran pubblico con il proverbiale calore guagnanese, in una calda serata di fine estate per celebrare, tutti insieme, il valore delle produzioni vitivinicole locali trasformate in riconoscimento culturale per l’Italia e il mondo.

Particolarmente toccante la testimonianza del colonnello Calcagni, elicotterista impegnato in missioni all’estero per conto dell’esercito italiano, che come altri prima di lui è stato colpito da grave malattia a seguito dell’esposizione all’uranio impoverito, legittimato con il premio Radici del Negroamaro per il suo impegno e il suo sacrificio.

Poi è stata la volta di Sergio Brio, premiato nella sezione sport e indimenticato campione della Juventus degli anni ‘80, stopper granitico di una squadra imbattibile..
Il premio alla comunicazione è andato al giornalista Angelo Mellone, mentre una targa premio di incoraggiamento è andata al giovanissimo talento guagnanese Matteo Isaia Suffianò, favoloso pianista di appena 12 anni.

La cittadinanza onoraria è stata conferita invece all’imprenditore Claudio Quarta per aver investito e creduto in questa terra.

Il premio ambasciatore delle Terre del Negroamaro è andato a Piernicola Leone De Castris, titolare dell’omonima storica cantina vitivinicola di Salice. Il premio speciale del Gal Terra d’Arneo è stato riservato al maestro Beppe Vessicchio, direttore d’orchestra e critico musicale.

Al termine della serata, alla quale hanno preso parte esponenti della politica regionale e provinciale, c’è stato il concerto del cantautore Mario Venuti che fino a notte fonda ha coinvolto l’immenso pubblico che affollato il paese, perduto tra vicoli e angoli del gusto in una delle notti più affascinanti di Terra d’Otranto.



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