Furti in abitazione: dopo l’arresto del giovane nigeriano, ieri un’ altra chiamata al 113. Nei guai in due

A distanza di 1 giorno le volanti della Questura di Lecce hanno arrestato in flagranza di reato due uomini per il reato di furto in abitazione.

Il primo furto è quello avvenuto mercoledì sera ad opera di un cittadino nigeriano che ha riportato ferite a seguito del tentativo di nascondersi. Il secondo è avvenuto ieri sera ad opera di un leccese.

In entrambi i casi, determinante è stata la collaborazione dei cittadini che hanno chiamato il 113 ed hanno fornito chiare indicazioni agli agenti.

I furti

Se dell’accaduto in via Tommaso Traetta abbiamo dato nota, il secondo episodio riguarda un leccese.

Verso le 20.30 di ieri sera sul 113 è arrivata la segnalazione di furto in un appartamento ad opera di due individui. Proprio durante la telefonata alla Polizia, i due ladri si stavano allontanando dall’abitazione presa di mira e posta al piano terra, scavalcato un muro di cinta alto circa 2 metri.

Il proprietario dell’appartamento ha notato che una porta del disimpegno era stranamente rimasta aperta e contemporaneamente udiva dei rumori provenienti dal giardino. Una volta affacciatosi, ha potuto scorgere due figure maschili che correvano arrampicandosi sul muro di cinta delimitante l’abitazione.

La Volante è arrivata tempestivamente sul posto tanto da bloccare un giovane sospetto, vestito di scuro, sudato, con la maglia sporca di terra e foglie e che presentava dei vistosi graffi sanguinanti su entrambe le mani. Il giovane bloccato ed identificato non ha saputo dare giustificazioni sulla sua presenza e del perchè avesse le mani ferite.

Colto sul fatto, quindi, non ha potuto far altro che confessare il furto.

Le immediate ricerche hanno poi consentito di risalire al complice, già noto alle forze di polizia per reati specifici, che è stato denunciato per furto aggravato in concorso.

Dal sopralluogo effettuato all’interno dell’abitazione è risultato mancante, al momento, un anello da donna in metallo di colore giallo con incastonata pietra di colore turchese.

Il complice è stato accompagnato in carcere.



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