Introducono auto di lusso immatricolate fuori dall’Unione Europea in Italia senza i requisiti, denunciati in due

Sequestrate anche una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi. Non potevano usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento di dazi e Iva

Avrebbero introdotto in Italia due autovetture di lusso immatricolate  senza averne i requisiti fuori dal territorio dell’Unione Europea e così, al termine delle indagini, i mezzi sono stati sequestrati e per loro è scattata la denuncia.

Le Fiamme Gialle della Tenenza di Porto Cesareo, all’esito di una complessa e articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno proceduto al sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE.

L’inchiesta trae origine da accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia doganale di Chiasso.

In particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti elementi probatori a carico di due coniugi residenti a Copertino che, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.

Le investigazioni hanno consentito di appurare che i due non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non hanno mai risieduto e intrattenuto interessi di tipo economico con lo Stato elvetico.

Per questo sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a sequestro.

I provvedimenti, sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.



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