Cittadinanza onoraria a bambini stranieri, evento Unicef a Copertino

Al Palazzo Comunale di Copertino si è svolta sabato scorso la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a 101 studenti stranieri nati o residenti nel centro. Tale iniziativa è collocata all’interno della campagna Unicef ‘Io come Tu’.

Nella cornice dell'atrio esterno del Palazzo Comunale di Copertino si è svolta sabato scorso la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a 101 studenti stranieri nati o residenti nella città. Tale iniziativa, collocata all'interno della campagna Unicef "Io come Tu", piano di promozione del diritto alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono, studiano e crescono in Italia, si basa sul tradurre i principi della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, dell'ambiente e dei servizi, così da porre in atto una nuova filosofia di governo della città che prenda i bambini come parametri e come garanti delle necessità di tutti i cittadini.
 
"Copertino ha aderito con entusiasmo e senso del dovere al progetto – ha dichiarato il sindaco di Copertino, Sandrina Schitoe si è assunto l'impegno di porre al centro della propria azione l'attivazione di politiche di cittadinanza attiva in favore dell' infanzia e dell'adolescenza. La finalità è migliorare, ora, la vita dei bambini, riconoscendo e realizzando i loro diritti, e trasformarla per costruire comunità migliori oggi e in futuro. L'Amministrazione promette attività di governo necessarie per ottenere un coinvolgimento attivo dei bambini, assicura una prospettiva attenta ai loro diritti in tutti i processi decisionali rilevanti e garantisce uguali diritti di accesso ai servizi di base. Il processo di costruzione di una Città amica richiede non soltanto impegni politici, ma anche un'azione concertata che coinvolga tutta l'Amministrazione locale. Copertino vuole essere una città in cui la diversità culturale ed etnica – conclude Schito – rappresenti una preziosa risorsa convinta che promuovere i diritti dell'infanzia nelle politiche già attuate sul territorio sia di fondamentale rilievo".

Non sono mancate, però, le polemiche. Contro questa iniziativa, infatti, si è scagliato il gruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: "In questo modo si cerca di svilire la cittadinanza italiana – dichiara Chiara Scalzi, delegato al Congresso FdI-An – diventare italiani deve essere una conquista per coloro che sono ospiti nel nostro paese non qualcosa di scontato e automatico. La cittadinanza non è burocrazia ma va considerata la certificazione di appartenenza alle logiche sociali, civili, culturali, comportamentali che regolano da sempre la vita della nostra comunità nazionale. Verifichiamo prima che le famiglie si sono integrate nel tessuto sociale copertinese, se i genitori si sono integrati, se lavorano, se non vivono alle spalle degli italiani, se rispettano le regole, se pagano le tasse, e solo allora potranno avere tutti i diritti. Alla faccia di numerosi cittadini che italiani da generazioni si vedono negare i principali diritti fondamentali. Non ce l'ho con i bambini – conclude Scalzi – ma in un momento molto particolare per le famiglie copertinesi, la sinistra radical chic vuole distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica con tematiche che nulla hanno a che spartire con i reali problemi delle famiglie".