Al via il prelievo del Dna per quattro ragazzi indagati per il presunto stupro di una giovane turista romagnola, in vacanza in Salento. I fatti, in base a quanto denunciato, si sarebbero verificati, nella Marina di Mancaversa (frazione di Taviano), il 12 giugno scorso.
Il prelievo salivare si è svolto oggi presso il Comando della Compagnia dei Carabinieri di Casarano, con il consenso degli indagati, alla presenza della dottoressa genetista Giacoma Mongelli. Le operazioni peritali avranno inizio l’8 ottobre. L’esame servirà ad accertare eventuali responsabilità e ruoli di ciascuno. I ragazzi hanno sempre sostenuto che il rapporto era consensuale. Gli indagati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Biagio Palamà e David Alemanno.
I quattro giovani, erano stati iscritti nel registro del indagati, per l’ipotesi di reato di violenza sessuale di gruppo, a seguito della denuncia presentata da una 23enne di Rimini e l’apertura di una inchiesta. Si tratta di ragazzi di una ventina d’anni residenti tra Taviano, Taurisano e Melissano.
La giovane ha riferito ai carabinieri di essere stata violentata. In base a quanto ricostruito, la ragazza e le tre sue amiche avevano preso una casa in affitto per trascorrere una vacanza in Salento.
Dopo l’incontro in un bar di Gallipoli con dei giovani del posto, la serata sarebbe proseguita in casa delle ragazze. Una volta nell’appartamento, una di loro avrebbe deciso di uscire per appartarsi con uno dei ragazzi, ma sarebbe stata poco dopo sorpresa da altri due giovani del gruppo. I tre avrebbero abusato di lei. I medici avrebbero confermato le ripetute violenze subite.
In seguito, i carabinieri hanno avviato tutti gli accertamenti del caso ed hanno sequestrato i telefoni cellulari degli indagati e della presunta vittima, per l’analisi dei messaggi e delle chat, alla ricerca di elementi utili all’inchiesta.
