Da domani non torniano a fare quello che facevamo prima. Proviamo ad essere migliori

L’invito arriva a tutti da noi da Rossella Barletta, una vita spesa per la promozione e la difesa del nostro territorio. Abbiamo una grande occasione: provare a migliorare. Cogliamola!

Domani 18 maggio si verificherà un’ulteriore fase di ritorno alla normalità dopo due mesi e mezzo di segregazione forzata. Molti scalpitano per tornare come prima e allora vuole dire che non hanno capito nulla di quello che ci è capitato. No! Non bisogna tornare come prima. Anzi. Tutt’altro.

Dobbiamo cambiare i nostri atteggiamenti se vogliamo salvare noi stessi e l’ambiente così tanto martoriato da averci indotto a vivere nello stato di segregazione forzata per colpa del virus.

BISOGNA CAMBIARE. DOBBIAMO CAMBIARE atteggiamento nei confronti dell’ambiente che ci circonda.

Lo schok non basta se ci sono gli sciocchi…e sono tanti” ha detto ieri sera in televisione, da Massimo Gramellini, Gino Strada. Infatti. Si temono gli sciocchi coi loro atteggiamenti dissennati.

Scrivo per lanciare un appello. Perché non cominciamo, tutti insieme, a fare una vera e propria campagna di sensibilizzazione nei confronti dei leccesi e dei salentini affinché assumano un atteggiamento più consapevole nei confronti della città, del territorio, di sè stessi e dei concittadini?

Magari non gettando cicche, carte, mascherine, guanti, gratta e vinci a terra, raccogliendo le feci dei propri cani, lasciando le bottiglie vuote di birra sul luogo dove si è bevuta la bevanda, ecc. ecc. Invitando i gestori dei bar et similia a dire ai clienti di non gettare a terra cicche, coppette di gelato, tovagliolini ecc. ecc. a terra.

Partecipiamo tutti questa “campagna” di civiltà come meglio crediamo, ma dando un senso nuovo, diverso, più costruttivo alla notizia che ci informa sui dati del Coronavirus: quanti decessi, quanti guariti, quanti infettati.

Facciamoci tutti portavoce di questo modo “attuale” di fare comunicazione nei confronti dei rappresentanti politici perché concludano i loro interventi o che lo facciano apposta invitando i salentini a essere più civili e responsabili.

Proviamo insieme, insomma, a non tornare come e quando ci siamo lasciati, rivedendo i nostri comportamenti sociali.



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