Come era prevedibile dopo la riapertura di confini, la Puglia è stata presa d’assalto. Da mezzanotte del 3 giugno – quando il Governo ha consentito gli spostamenti tra le Regioni – a mezzogiorno di oggi è stato superato il tetto delle 20mila auto-segnalazioni. 20.020, per essere precisi, secondo il dato aggiornato alle ore 12.00. Tutte persone che prima di mettere piede nel Tacco dello Stivale hanno compilato il modulo sul sito istituzionale (qui il link) che, dopo qualche problema a causa dell’elevato numero di click, ha funzionato alla perfezione. A ‘dare i numeri’ è il Governatore Michele Emiliano che voluto e firmato l’ordinanza che impone non più la quarantena obbligatoria, ma di segnalare la propria presenza sul territorio. Nient’altro se non l’accortezza di avere a portata di mano la mappa dei luoghi visitati e delle persone incontrate durante il soggiorno.
Arrivi dalla Lombardia, ma anche dalla Svizzera: il quadro
Il report da anche una fotografia ben precisa degli arrivi: sono 19.271 le persone provenienti dall’Italia, 749 quelle arrivate dall’estero. La Lombardia è la regione dalla quale si registra il maggior numero di arrivi: il 34,8%. Seconda, ma con una percentuali inferiore alla metà rispetto alla Lombardia, l’Emilia Romagna (13,7%). Seguono, con percentuali sotto il 7%, Campania, Veneto e Piemonte.
Passando dalle regioni italiane ai Paesi esteri, è la Svizzera la prima nazione per numero di auto-segnalazioni, 26,7%. Al secondo posto la Germania col 17,6%. Seguono Gran Bretagna, Francia e Polonia.
Altra chiave di lettura emerge dai numeri sulla data di arrivo. In 6.557, la maggioranza, hanno scelto il primo giorno possibile – il 3 giugno – come data di rientro, 4.208 torneranno nella giornata di oggi, 3.076 domani, 2.150 sabato, 966 domenica.
La fascia di età maggiormente registrata sul sito è quella compresa tra 31 e 50 anni (40,9%), seguita dalla fascia 51-70 (27,1%) e 19-30 (17,3%). Per la maggior parte, 55,2%, si tratta di uomini, 43,3% sono donne.
Non solo. Il 91,7% dei rientranti in Puglia svolge una professione non sanitaria (impiegato, pensionato, forze dell’Ordine ed anche disoccupati), il 2,7% sono medici, ma ci sono anche infermieri, operatori sociosanitari ed altre figure sanitarie. Ma come sono arrivati i 20mila registrati fino ad ora? L’81,5% con auto e pullman, il 12,5% col treno, l’1,7% in aereo.
«La risposta alla nostra ordinanza da parte di chi sta arrivando in Puglia esprime meglio di ogni parola lo spirito di collaborazione e il senso di responsabilità dei cittadini – ha dichiarato il presidente della Regione Michele Emiliano – è interesse di tutti creare le condizioni per soggiornare in Puglia in sicurezza e serenità. Ed è quello che stiamo facendo».
«Da un punto di vista puramente statistico, su un così alto numero di persone che si spostano da una regione ad un’altra, è possibile che ci sia qualche portatore del virus. Ecco perché è così importante l’aiuto di tutti i cittadini che in questo momento devono sentirsi parte, al fianco del Servizio Sanitario Regionale, della lotta al coronavirus» ha commentato Pierluigi Lopalco, responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione Puglia.