Una volta c’era il digiuno per l’Immacolata, oggi c’è la puccia più il resto

Tutte le feste religiose sono scandite da riti gastronomici. Il rituale del digiuno però è quasi del tutto scomparso. Il caso dell’8 dicembre

Un tempo, la vigilia dell’Immacolata era giornata di digiuno, come avveniva per le principali feste religiose. Oggi quasi tutti ricordano le tradizioni legate alle feste sacre, ma pochi, in realtà, conoscono il significato delle stesse. Nel caso della Festa dell’Immacolata, tanti, credenti e non, rispettano la tradizione per così dire gastronomica, indipendente dalla celebrazione del precetto religioso. Non è solo una conseguenza del processo universale di secolarizzazione, ma una dinamica sociale diffusa che conferisce agli aspetti esteriori e popolari una particolare valenza culturale.

Anche il Natale si presenta con un corredo gastronomico importante (panettone, pesce di pasta di mandorla, purceddhuzzi) e l’idea del digiuno sembra un retaggio del tempo più remoto. E invece una volta anche alla vigilia di Natale si facevano rinunce prima di celebrare la Festa nell’abbondanza. Così come avviene con la Pasqua, preceduta addirittura dal più lungo periodo di digiuno di tutto il calendario religioso, ovvero la Quaresima.

Ad ogni vigilia, quindi, corrisponde una giornata di rinuncia in senso devozionale. Esattamente come avveniva il 7 di dicembre quando si consumavano le famose pucce al posto del pasto completo, magari con le olive per renderle più saporite e quindi più accettabile il sacrificio.

Oggi i digiuni sono scomparsi dai nostri costumi abituali, gli unici due obblighi di digiuno e astinenza per i cristiani rimangono il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima, e il Venerdì Santo, culmine dei riti della Passione. Per quanto riguarda la Festa dell’Immacolata siamo certi che tutti mangeranno regolarmente e abbondantemente, aggiungendo a tutto il resto anche la buona puccia alla leccese.

Una tradizione di scena a Minervino

La puccia sarà protagonista di un momento di festa con i bambini, le famiglie e la comunità di Minervino di Lecce. La locale ProLoco Minerva e la Parrocchia di San Michele Arcangelo hanno organizzato un appuntamento in programma giovedì 7 dicembre, dalle 18.45. In piazza Umberto I, all’ombra della Chiesa Madre, famosa per il suo bellissimo rosone, ci sarà l’accensione dell’albero e la puccia dell’immacolata.

Il ricavato sarà devoluto al restauro della Chiesa della Madonna delle Grazie.

 

 



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