Origine e storia di una delle tradizioni più caratteristiche, ma anche meno conosciute, della tradizione popolare del territorio salentino: le Quaremme.
Se camminando per le stradine di molti comuni salentini vi siete imbattuti, per caso, in una vecchina vestita di stracci appesa a mezz'aria non abbiate paura: è solo la Caremma, simbolo della penitenza dopo i fasti del Carnevale
La tradizione cede il posto al ricordo. A mezzogiorno in Piazza Sant'Oronzo a risuonare non sarà come di consueto l'inconfondibile voce del tenore salentino, Tito Schipa, ma i brani di Fabrizio De Andrè.
La musica e le parole delle strine venivano riprodotte da casolare in casolare, da masseria in masseria, da abitazione in abitazione, da piccoli “gruppi musicali” che in cambio ricevevano auguri o un semplice dono di provviste
Pesce la vigilia, carne a Natale. Ci sono rituali e usanze che non si possono archiviare perché non è festa senza i piatti della tradizione culinaria salentina
Il 7 dicembre, vigilia della Madonna Immacolata, è un giorno particolarmente sentito nel Salento, ricco di tradizioni da rispettare... soprattutto a tavola!
Nel giorno della vigilia dell’Immacolata nel Salento si digiuna per devozione alla Madonna, ma solo fino a pranzo quando a tavola ‘si serve’ la puccia con le olive
Le fanfullicchie leccesi sono dei riccioli di zucchero caramellato che si vendevano al cimitero durante la festa di Ognissanti e per la Commemorazione dei defunti.
L'antico rito della vendemmia nel Salento è ancora oggi un momento di forte condivisione sociale, un'attività importante per l'economia del territorio, ma soprattutto un momento di grande festa e divertimento.