Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, gli studenti dello Smaldone ospiti del 31° Reggimento Carri

Il Corpo ha ospitato le classi quinte della Scuola Primaria dell’Istituto Scolastico Paritario di Lecce accompagnate dai propri insegnanti.

Si è celebrata questa mattina la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, evento bellico considerato completamento del processo di unificazione risorgimentale. La festa è il 4 novembre, data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918) e della resa dell’Impero austro-ungarico.

Naturalmente in occasione di questa importantissima ricorrenza, tantissime sono state le iniziative da parte dei vari corpi dell’Esercito Italiano destinate ai cittadini.

In particolare a Lecce, il 31° Reggimento Carri ha ospitato nella Caserma “Nacci”, le classi quinte della Scuola Primaria dell’Istituto Scolastico Paritario “F. Smaldone” di Lecce, accompagnate dai propri insegnanti.

L’alzabandiera

I giovani ospiti hanno partecipato al momento più solenne della giornata, l’Alzabandiera e in seguito hanno potuto visitare una mostra statica dei sistemi d’arma e degli equipaggiamenti che i militari impiegano in addestramento e in operazioni e hanno potuto osservare una dimostrazione sulle tecniche di difesa personale con il Metodo di Combattimento Militare (MCM).

Inoltre, hanno visionato un video istituzionale dell’Esercito Italiano ed è stato offerto un contributo educativo sui valori dell’essere militare, sul significato del tricolore e sui compiti fondamentali della Forza Armata fuori dal territorio nazionale, in patria ed in concorso per le pubbliche calamità.

L’apprezzamento degli alunni

L’appuntamento è stato molto apprezzato dai ragazzi che hanno toccato con mano la peculiare realtà militare e professionale dell’Esercito Italiano ed è stata l’occasione per avvicinare le giovani generazioni al mondo militare in questa giornata dove si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per una Bandiera, per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere, valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.

All’iniziativa “Caserme Aperte” hanno partecipato inoltre molte associazioni, delegazioni, politici locali, ex militari e tanti altri ospiti che, accomunati dal sentimento di orgoglio nazionale, hanno contribuito a mantenere viva la memoria degli eroi della “Grande Guerra”, di quei giovani soldati che dopo tre anni e mezzo  di combattimenti accaniti, completarono il processo di unificazione italiana.

Cinque milioni di giovani appartenenti a ben 27 classi di leva, provenienti da ogni regione, da ogni provincia e da ogni classe sociale che si trovarono l’uno accanto all’altro in un’unica grande trincea che con abnegazione e spirito di sacrificio resero possibile l’Unità d’Italia com’è oggi.

Oggi, il Paese può contare su una forza viva, preparata, pronta alle sfide più complesse, su professionisti che, accomunati dagli stessi valori degli eroi di ieri, con la loro divisa e le loro professionalità, sono impegnati in tanti scenari diversi, all’estero e sul territorio nazionale.

Tra questi anche gli uomini e le donne del 31° reggimento carri, che, a giorni, in seno alla revisione dello strumento militare terrestre che vede la costituzione delle Unità Esploranti all’interno delle Brigate, vedranno il loro Comandante, il Colonnello Francesco Serafini,  depositare il glorioso Stendardo, decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare e di Medaglia di Bronzo al Merito Civile, presso il Sacrario delle Bandiere di Guerra al Vittoriano in Roma e prendere in consegna lo Stendardo del reggimento “Cavalleggeri di Lodi” (15°) decorato con tre Medaglie d’Argento al Valor Militare e con una Medaglia di Bronzo al Valor Civile.



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