Ci risiamo, si ri-apre la battaglia con il nuovo Ministro dell’Istruzione italiano, avente ad oggetto i docenti che hanno conseguito i titoli di abilitazione per l’insegnamento e la specializzazione per le attività di sostegno all’estero. Docenti nuovamente bistrattati e discriminati, i quali – molto probabilmente – si dovranno impegnare nell’ennesimo ricorso al TAR del Lazio, per vedersi tutelati nel diritto ad essere immessi nelle nuove GPS 2022.
Nella formulazione della bozza concernente le nuove regole, infatti, che potrebbero entrare in vigore nel corrente anno, finirebbero per rimanere esclusi sia i nuovi abilitati e/o specializzati sia coloro i quali ormai – da anni – operano come docenti nelle scuole statali ed immessi nelle Graduatorie per le Supplenze con titolo estero.
Tutto ciò comporterebbe la mancata convocazione fino all’ottenimento del decreto di riconoscimento da parte del Ministero italiano (SIC!).
Il Centro Studi Valentino, con sede in Via Casole 165-169 a Copertino (LE), unitamente agli Avv.ti Danilo Valentino e Francesca Andrisano, da sempre impegnati sul fronte scuola, lanciano l’allarme e si organizzano affinchè si ponga rimedio sull’ennesima ingiustizia perpetrata nei confronti di questi docenti, ingiustamente penalizzati da un sistema che non funziona.
Il paradosso della bozza del decreto
Chi ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento e/o la specializzazione per le attività di sostegno all’estero, tra l’altro in un paese Comunitario, in barba a tutti i trattati, riferiscono gli Avv.ti Danilo Valentino e Francesca Andrisano, sarà ammesso con la formula della riserva nelle graduatorie per l’insegnamento del 2022, ma non potrà insegnare sino al riconoscimento del titolo da parte del Ministero italiano. Peccato, però, che quest’ultimo, per effettuare la valutazione del titolo conseguito, potrebbe impiegarci mesi e mesi, alla luce di un sistema che è rallentato, non và, ed inondato di burocrazia.
Assistiamo ad una retromarcia del Ministero, aggiungono, il quale con l’Ordinanza Ministeriale n.60 del 10/07/2020, aveva permesso – proprio a causa delle citate lungaggini nel valutare le pratiche – di divenire assegnatari di cattedra, nonostante non ci fosse il riconoscimento. Tale inserimento con riserva rappresentava, in concreto, l’applicazione dei principi che permeano ed orientano l’azione amministrativa, esplicata in modo pronto, efficiente ed appropriato affinché l’interesse pubblico sia perseguito secondo criteri di speditezza, efficacia, economicità, pubblicità e trasparenza, col minor sacrificio degli interessi particolari dei privati.

In pieno spregio della normativa comunitaria e nazionale, tale sbarramento, taglierebbe fuori migliaia di docenti che oltre ad essersi formati in Università straniere accreditate, con tutte le difficoltà del caso, hanno acquisito esperienza sul campo ed hanno ampliato le proprie conoscenze formandosi a proprie spese. L’esclusione investirebbe, tra l’altro, i docenti che hanno svolto l’anno di prova e sono stati assunti in ruolo.
Per i neo specializzati, inoltre, una altra tegola.
Dice sempre la bozza: Chi ha conseguito il titolo estero o e in procinto di conseguirlo, al fine di potersi inserire in 1^ fascia delle GPS 2022, dovrà attendere 120 giorni dal momento della presentazione dell’istanza di riconoscimento del titolo al MI.
Un ennesimo paradosso, dal momento che mai e poi mai si è verificato negli anni che il Ministero abbia risposto nei termini di legge. Con la conclusione che la bozza, per come redatta, risulta sicuramente finalizzata a penalizzare i docenti abilitati e/o specializzati presso le Università europee.
Se così dovesse restare la citata bozza, quindi, apparrebbe inevitabile ricorrere ai Tribunali competenti per ottenere giustizia. Gli Avvocati Danilo Valentino e Francesca Andrisano, da sempre specializzati nel diritto scolastico a tutela dei docenti, con alle spalle importanti vittorie su ogni fronte nel “mondo scuola”, sono a disposizione per qualsivoglia chiarimento, preannunciando che a breve organizzeranno una diretta sui social (https://www.facebook.com/centrostudivalentino/) – (https://instagram.com/centrostudivalentino?igshid=YmMyMTA2M2Y=), per rispondere chiaramente e prontamente agli interessa, per fugare tutti i dubbi legati alla sciagurata bozza redatta dal Governo in carica.

Le pre-adesioni ai ricorsi ed eventuali info, dal momento che mancano circa 120 giorni all’inizio del nuovo anno scolastico, possono essere trasmesse e richieste all’indirizzo mail: [email protected] e sono rivolte sia a chi ha già conseguito il titolo sia a chi è in procinto di conseguirlo.
