Bollette di gas e luce: prezzi elevati e contestazioni dei consumatori

Grazie alle segnalazioni di Adiconsum Lecce, l’Autorità ha avviato un’istruttoria che potrebbe portare a un riconoscimento delle ragioni dei consumatori

L’allarme lo lancia Adiconsum Lecce. Infatti l’escalation dei prezzi delle bollette di gas e luce ha suscitato una serie di preoccupazioni tra i consumatori, portando l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ad avviare un procedimento istruttorio nei confronti di Enel Energia per verificare pratiche commerciali scorrette.

Il 2022 ha visto molti consumatori optare per il passaggio dal prezzo variabile al prezzo fisso, sperando di proteggersi dalle brusche oscillazioni delle tariffe. Tuttavia, la differenza tra contratti a tempo indeterminato e offerte a tempo determinato, spesso di breve durata, ha generato confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, i consumatori dovevano ricevere una comunicazione di variazione tariffaria dal proprio gestore almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa, con la possibilità di recedere dal contratto.

Nel gennaio 2024, molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e hanno rivolto le proprie contestazioni ad Adiconsum Lecce, Associazione per la difesa dei consumatori. Le risposte fornite dagli operatori di Enel Energia si sono limitate a confermare la variazione tariffaria, senza approfondire le preoccupazioni dei consumatori.

L’analisi delle bollette ha rivelato variazioni tariffarie a partire da luglio 2023, ma molti consumatori hanno notato l’aumento solo con l’avvio dei riscaldamenti invernali, trovandosi impreparati a fronteggiare tali aumenti.

La risposta di Enel Energia, che si è dichiarata disponibile a variazioni future dei prezzi ma ha mantenuto invariati i prezzi passati, ha suscitato ulteriori critiche da parte dei consumatori.

Molti hanno lamentato di non aver mai ricevuto comunicazioni di variazione tariffaria, ma il codice di condotta approvato da Arera sembra apostare sugli utenti l’onere di dimostrare di non aver ricevuto tali comunicazioni.

Di fronte a queste risposte insoddisfacenti, Adiconsum Lecce ha segnalato l’incidente all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e ad Arera, invocando il recesso contrattuale e sottolineando la mancanza di trasparenza nelle comunicazioni tariffarie.

Grazie alle segnalazioni, l’Autorità ha avviato un’istruttoria che potrebbe portare a un riconoscimento delle ragioni dei consumatori e a un’azione correttiva da parte delle autorità competenti.

In conclusione, la questione delle bollette di gas e luce con prezzi elevati evidenzia la necessità di maggiore trasparenza e protezione dei consumatori, nonché di una migliore regolamentazione delle pratiche commerciali nel settore dell’energia.



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