Smaltimento rifiuti speciali, Adoc chiede l’apertura del terzo ecocentro di Lecce

Adoc Puglia sollecita il Comune di Lecce e Monteco ad aprire presto un terzo centro di raccolta rifiuti: “il corretto conferimento dei materiali speciali va favorito il più possibile per evitare tristi fenomeni di abbandono”.

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“Da tempo non vengono accettati presso gli ecocentri, vernici, pitture murali e comunque i cosiddetti rifiuti speciali”. È la denuncia che arriva da Adoc Lecce che – raccogliendo decine di segnalazioni degli utenti – ha deciso di alzare la voce.

“Sembra che tale situazione – chiosa Adoc – si protragga da vari mesi. Non vorremmo che i rifiuti non accolti e rifiutati dagli ecocentri finiscano sciaguratamente nelle campagne o sotto i ponti della tangenziale, situazioni terribili di degrado che abbiamo spesso denunciato”.

“Solo due ecocentri in città, si attivi subito il terzo”

Una denuncia che fa il paio con quella relativa allo scarso numero di ecocentri presenti in città. “A Lecce – spiegano dall’Associazione dei Consumatori – sono stati attivati solo due dei tre ecocentri inizialmente previsti. In più, gli orari di apertura dei due ecocentri attivi (viale Giovanni Paolo II e viale Grassi) sono a scacchiera e quindi non garantiscono un servizio continuativo per le due macroaree della città individuate (est e ovest).

Ciò provoca la incresciosa circostanza che nelle ore di punta si formino spesso code di auto dei cittadini che devono conferire materiali. Ciò anche a causa delle procedure di identificazione. Si comprende che queste procedure abbiano il positivo intento di contenere il fenomeno dell’evasione della tassa rifiuti, ma non è sulla soglia dell’ecocentro che questa verifica va fatta!

Ogni rifiuto che giunge agli ecocentri deve essere accolto, perché è un rifiuto che viene sottratto all’abbandono indiscriminato o comunque alla dispersione dell’ambiente”.

Insomma, secondo Adoc il conferimento andrebbe favorito e facilitato, sia ampliando gli orari di apertura degli ecocentri, sia azzerando le procedure di identificazione”.

“Non vorremmo – concludono – che anche in questo caso, i rifiuti non accolti e rifiutati dagli ecocentri finiscano sciaguratamente nelle campagne o sotto i ponti della tangenziale, situazioni terribili di degrado che abbiamo spesso denunciato. Adoc formula quindi un pressante invito all’Assessorato all’Ambiente e alla Monteco a risolvere la situazione segnalata e al contempo modificare il regolamento degli ecocentri, ampliando gli orari e snellendo le procedure. Si sollecita inoltre l’Amministrazione all’attivazione del terzo ecocentro”.