Al Principe Umberto salvato sciame di api grazie all’utilizzo di un’apparecchiatura costruita con materiale riciclato

Il nido di insetti si era costituito nella sede dell’Ateneo salentino in Viale Gallipoli. L’Assessore Andrea Guido ha agito in prima persona insieme ad altre persone. Risolto un problema che aveva creato preoccupazione tra impiegati e utenti della struttura.

Un intero sciame di api portato in salvo dall’ingegno di un piccolo gruppo di persone: un appassionato, un professionista apicultore e l’Assessore all’Ambiente. È quanto accaduto nel pomeriggio di ieri presso la sede universitaria dell’ex Principe Umberto, in Viale Gallipoli.

Per portare a conclusione l’operazione è stato realizzato in brevissimo tempo un particolare macchinario che, collegato con un tubo terminale ad un’arnia artificiale in polistirolo, ha fatto sì che si potesse aspirare l’intero sciame di insetti senza aversi nessun danno e riuscendo a garantire al contempo la sicurezza della sede universitaria e l’incolumità di impiegati e studenti sventando, altresì, l’ipotesi di realizzare una breccia nel muro, unica soluzione plausibile fino al momento dell’intervento di Guido e dei due volontari

 “Questo è il periodo della sciamatura – ha spiegato Marco Faggiano, l’apicultore leccese che ha partecipato all’intervento – la Regina con un manipolo di fedeli abbandona l’arnia alla sua succeditrice; contemporaneamente, poi, la popolazione aumenta notevolmente ed è per tale motivo che è molto facile trovare interi sciami aggirarsi nelle aree rurali e, qualche volta, anche in quelle urbane. Nella sede universitaria del Principe Umberto, in particolare, era successo che uno sciame vagante aveva deciso di costruire il suo nuovo alveare all’interno di una fessura collegata all’intercapedine della muratura perimetrale dell’edificio. Il merito principale dell’impresa va riconosciuto all’amico restauratore e professore di Storia dell’Arte Gianpaolo Buscicchio, che in una sola notte è riuscito a progettare e costruire un prototipo di aspira-sciami realizzandolo unicamente con materiali riciclati e utilizzando, in particolare, il propulsore di una vecchia aspirapolvere rinvenuta il giorno precedente nei pressi di un cassonetto.

 “Non mi stancherò mai di ripetere che l’Ape è vita – ha commentato dal canto suo l’Assessore Guido .  Com’è ampiamente risaputo e accertato scientificamente si tratta di un essere vivente che riveste un ruolo fondamentale per la tutela della vita e della biodiversità. Le api, infatti, oltre ad essere un ottimo indicatore biologico perché rivelano la presenza di prodotti chimici come i fitofarmaci e oltre ad essere capaci di indicare l’inquinamento di metalli pesanti e radionucleidi, costituiscono l’elemento insostituibile nell’attività d’impollinazione e quindi di propagazione delle specie vegetali coltivate e naturali.

Non ci dimentichiamo – ha concluso l’Assessore – che l’allevamento delle api costituisce anche un’importante ricaduta economica sul territorio grazie alla produzione di miele e di molti altri prodotti come cera, pappa reale e propoli, particolarmente utili nell’alimentazione e nella preparazione di cosmetici e farmaci”.

Il Coordinatore Generale della struttura universitaria, Ing. Antonio De Vitis, al termine dell’operazione posta in essere ha deciso di scrivere personalmente al Sindaco e allo stesso Assessore Guido per ringraziare della tempestiva ed eccellente soluzione di un problema che aveva determinato notevole preoccupazione sia per il personale tecnico amministrativo addetto alle pratiche d’ufficio dell’Area Studenti, sia per i giovani utenti della struttura.



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