«L’amore rapito…e altri bozzetti», a Palmariggi il libro di Antonia Occhilupo

Sarà presentato in piazza Garibaldi a Palmariggi, l’ultimo libro di Antonia Occhilupo: «L’amore rapito…e altri bozzetti»

«L’amore rapito…e altri bozzetti» è l’ultimo libro di Antonia Occhilupo che sarà presentato, alle 21.00, in piazza Garibaldi a Palmariggi. Non è l’unica “creazione” della dottoressa, Presidente dell’Associazione Miastenia Gravis APS di Lecce che, tra i suoi preziosi compiti, ha quello di accendere i riflettori su una malattia rara poco conosciuta o di cui non si parla ancora abbastanza. In «Oggi è il mio domani – triplo salto mortale dal coma alla miastenia al timoma», pubblicato nel 2008, la psichiatra e scrittrice salentina aveva raccontato con delicatezza il suo incontro con il ‘dolore’, dimostrando come – a volte – gli affetti più autentici possano “salvarci”. Ma in questo «florilegio di bozzetti di vita», come li ha definiti, volta pagina, cambia rotta rispetto alla sue precedenti pubblicazioni, raccontando “storie” con la gentilezza, ricercatezza e accortezza di sempre.

Sfogliando le pagine si possono leggere «lettere» differenti tra loro, ma non slegate, missive che parlano di passato, di leggende, di fatti realmente accaduti ognuna conclusa con una risposta. È questo, forse, l’aspetto più bello del libro. Ogni cerchio viene a suo modo chiuso, anche quando la corrispondenza finisce con un foglio che resta bianco.

Le confidenze con una persona speciale hanno dato l’opportunità alla Occhilupo di raccontare la storia travagliata della sua famiglia in «L’amore Rapito» e «L’amore ritrovato». L’amore, un sentimento difficile da descrivere, si ritrova anche in «Il dono dentro di me» e il «dono fuori di me» in cui viene descritto il legame più forte e indissolubile, quello tra una madre e una figlia, un legame che, in questo caso, salva la vita. Bellissimo anche il filo che lega una figlia “speciale” ai sui genitori speciali, raccontato in «La tua è una sindrome di amore». La famiglia fa da sfondo anche al racconto «sussulti e singulti di un’anima errante». Diverso, invece, è il tema trattato da «Una incitante voce» e «L’ago della vita».

Storie, vere …e storia, con il racconto di due miracoli italiani: Ushuala e l’Italian Chapel di Lamb Holm. Non manca la leggenda, con la Fanciulla di Torre Pali, località molto cara alla scrittrice legata alla Fanciulla di Tresenda. C’è anche una lettera dell’olio lampante con la risposta di ‘ringraziamento’ della Città di Gallipoli e dell’uomo dei Ghiacci con la replica dell’Istituto Geografico militare di Firenze.

Odio e amore, dono e rinascita, abbandono e adozione, guerra e pace. Tasselli di storia millenaria si incastrano perfettamente con le vicende dei nostri giorni in un libro che è un viaggio nelle emozioni, uno scrigno di sentimenti in cui ciascun lettore può trovare il suo. E forse anche più di uno.