L’Area Marina Protetta di Porto Cesareo esempio nazionale di gestione: prima in Puglia, quarta in Italia

Secondo la classifica stilata dal Ministero delle politiche ambientali delle risorse agricole e del mare l’area è un esempio di gestione a livello nazionale.

Un grande traguardo per l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo riconosciuta come fiore all’occhiello pugliese e italiano per funzionalità di gestione, progettualità attuate e ricerca e reperimento fondi e risorse nazionali e comunitarie. Nei giorni scorsi l’Ente diretto da Paola D’Ambrosio e presieduto da Remì Calasso è stato inserito nella speciale graduatoria del Ministero delle politiche ambientali delle risorse agricole e del mare.

Il prestigioso traguardo, che già qualche anno addietro aveva visto classificarsi sul podio la stessa Area Marina Protetta Jonica, è una sorta di classifica/pagella che assegna dei coefficienti a tutti le riserve ed ai parchi marini italiani, basandosi proprio sull’efficienza e l’efficacia delle politiche di gestione dei Consorzi ed anche sul raggiungimento ed ottenimento di obiettivi e fondi da progetti finanziati.

Ottimo il piazzamento dell’Area di Porto Ceseareo che quest’anno è arrivata quarta in tutta Italia e prima in Puglia. Il consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo ha infatti realizzato un “coefficiente” pari a 5,48 che corrisponde ad una quota di riparto pari a 241.152,99 euro di cui 103.278,70 già erogati. Sul podio, invece, Tavolara Punta Coda Cavallo 7,94, seconda piazza per le Isole Egadi 7,25, terza l’Amp Cinque Terre 5,65.

Bene anche Torre Guaceto che si piazza all’ottavo posto della classifica.