
“Per il personale dell’asilo nido ‘Ilaria Alpi’ di Lecce serve una soluzione urgente e di buon senso, congrua e dignitosa, per scongiurare lo stato di agitazione ed evitare disagi alle famiglie”. Il grido di guerra lanciato dai sindacati è forte, ferme le parole di Azzurra Schirosi, segretario territoriale di Lecce della Uil Scuola che, insieme al dirigente sindacale Walter Marangio e al Segretario generale della Uil di Lecce Mauro Fioretti ha partecipato all’incontro dei giorni scorsi con il sindaco del capoluogo Carlo Salvemini.
Il clima ormai è sempre più teso tra le lavoratrici dell’asilo nido a cui sono affidati dalle famiglie leccesi ben 60 bambini. Il personale è in rivolta contro i tagli di 400 euro in busta paga decisi dal nuovo gestore, la Cooperativa Gialla, subentrato con il cambio di appalto a partire da gennaio scorso. Il primo cittadino di Lecce ha preso l’impegno di farsi carico della situazione sui tavoli della trattativa.
“Abbiamo fatto presente al sindaco che la situazione è insostenibile – spiegano dalla Uil di Lecce – perché la perdita di potere d’acquisto sta mettendo in grave difficoltà il personale in un momento storico così delicato, di crisi economica e aumento dell’inflazione. Per le educatrici parliamo di una perdita di 400 euro netti al mese, circa 5mila euro in meno all’anno. Abbiamo già tenuto due assemblee con il personale dell’asilo, che ha rigettato la proposta avanzata dal gestore, cioè quella di destinare al personale mille euro lordi pro-capite a fine anno, ritenendola non congrua. Il prossimo 28 marzo saremo a Roma per incontrare i vertici della Cooperativa Gialla. Per le educatrici chiederemo non solo un’integrazione economica, ma anche dell’orario di lavoro, poiché lo scorso anno svolgevano 38 ore settimanali, mentre ora sono 35”.