L’Azienda Sanitaria di Lecce è stata condannata per condotta antisindacale con l’ordinanza emessa il 14 ottobre 2015 dal Giudice del Lavoro di Lecce, dott.ssa Antonella De Giorgi, in seguito al procedimento basato sull’art.28 dello Statuto dei Lavoratori, promosso dal Segretario Provinciale FP Cgil Simone Longo, in collaborazione con l’avvocato Anna Maria De Carlo.
La ASL Lecce avevebbe proceduto, sulla base di domande presentate da alcuni collaboratori professionali sanitari, al loro trasferimento presso diverse strutture, dipartimenti e distretti socio-sanitari, senza tener conto delle graduatorie stilate e non fornendo informazione alcuna a riguardo alle Organizzazioni Sindacali. A seguito del ricorso promosso dalla FP Cgil di Lecce, diretto ad accertare l'eventuale "carattere antisindacale" del comportamento tenuto, le suddette disposizioni dovranno ora essere revocate.
Una vittoria, per il Segretario Provinciale della Funzione Pubblica, che va oltre il singolo caso, affermando piuttosto la rilevanza del ruolo del sindacato. L’ordinanza sottolinea, infatti, come l’informazione sia una dei cardini della libertà e della funzione sindacale, strumento di raccordo tra Amministrazioni e dipendenti fondamentale anche nell’attuale sistema normativo. E’ evidente come la conoscenza dei fatti relativa ai rapporti di lavoro sia indispensabile per il riscontro dell’imprescindibile imparzialità intesa quale “trasparenza e correttezza, e dell’efficacia delle determinazioni del datore di lavoro pubblico”e necessaria ad assicurare il dialogo che garantisca la possibilità di risolvere conflitti nelle relazioni lavorative.
Così Simone Longo, segretario della FP Cgil dichiara: “Auspico che d’ora in avanti la Direzione Generale di Asl Lecce instauri un dialogo assiduo e proficuo con le parti sociali, evitando forzature e decisioni unilaterali, per perseguire l’obiettivo comune di migliorare l’Azienda nell’interesse, non solo dei dipendenti, ma, ancor più, di tutti i cittadini”
