Addetti alla biglietteria e alla sorveglianza o guide turistiche camuffate? GTI contro Leccecclesiae

Il progetto “Leccecclesiae” che prevede il pagamento di un ticket per visitare quattro tesori di Lecce non piace del tutto all’Associazione Guide Turistiche

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Se da un lato, il progetto ha tentato di accontentare i turisti che chiedevano, a gran voce, di poter visitare le Chiese, delusi di trovare spesso porte chiuse, dall’altro l’iniziativa della Curia che permetterà agli ‘stranieri’ e non solo di ammirare i tesori barocchi ha fatto storcere il naso all’Associazione Giude Turistiche Italiane, che senza giri di parole, ha puntato il dito contro «Leccecclesiae» che prevede il pagamento di un biglietto – di 10 euro – per scoprire la bellezza del Duomo, di Santa Croce e delle Chiese di San Matteo e Santa Chiara.

È il metodo a non convincere GTI che, nelle scorse ore, ha incontrato i rappresentanti della Cooperativa ArtWork a cui è stata affidata la gestione dell’iniziativa. Nella riunione, Angela Acquaviva –  portavoce della delegazione salentina composta anche da Lucia Sardi e Rosanna Vicinanza –  ha messo nero su bianco tutto ciò che a suo dire non va.

«Il progetto è stato calato dall’alto, senza che fosse frutto di alcun confronto con le categorie interessate» ha dichiarato senza contare il ticket che andrebbe “spezzettato”, come hanno promesso, perché in mezza giornata, in gruppo, si possono visitare bene al massimo il Duomo e Santa Croce.

A sollevare più di qualche dubbio, secondo Acquaviva, è anche l’assunzione di 30 addetti che dovrebbero ricoprire i ruoli di sorveglianza e biglietteria. Il timore dell’Associazione è che, invece, vestano i panni di guide turistiche, creando quindi una sorta di concorrenza.

Molto più che un timore visto che, come si legge nella nota a firma di GTI, il requisito (il servizio di visita) è previsto dallo statuto della cooperativa e tra gli assunti figurano guide. «Ci hanno assicurato che non avverrà, ma è difficile escludere che nel tempo la contingenza non crei la prassi».

Ancora, il prezzo del biglietto coprirebbe tutte le spese: stipendi, pulizie, softword per acquisto ticket on line. «Basare il finanziamento di un progetto sullo ‘sbigliettamento’ non è un presupposto di riuscita».

Per questi motivi, al netto di altre perplessità, l’associazione chiede di rimandare la partenza di Leccecclesiae «così da poterlo modificare accogliendo le istanze fin qui giunte, non solo da noi» o di dare il via «concependo alcuni mesi di sperimentazione per poi fare adeguatamente il punto».

«In queste settimane, abbiamo preferito evitare la polemica confidando nel dialogo. Auspichiamo – chiosa Acquaviva –  che le nostre proposte vengano prese in considerazione e che da oggi in poi si inauguri un dialogo proficuo».