Fari puntati sugli ‘sporcaccioni’, ma anche informazione: il bilancio dell’attività degli ispettori ambientali

Da luglio gli ispettori ambientali comunali hanno monitorato sulle buone e cattive abitudini dei neretini. Fari accesi sui ‘furbetti’, ma anche tanta informazione

Hanno vigilato, per tutta l’estate, sulle buone e sulle cattive abitudini ambientali dei neretini e ora è tempo di tracciare un bilancio dell’attività, cominciata a luglio. Sono stati mesi di intenso lavoro per i dieci ispettori ambientali comunali, coordinati da Wanda Dolce, in servizio sul (e per il) territorio.

Con il supporto e la supervisione della Polizia Locale e dell’assessorato all’Ambiente, gli ispettori hanno vigilato sul rispetto dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali in tema di deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Muniti di pettorina e tesserino di riconoscimento, hanno acceso i riflettori sul territorio per scovare violazioni e irregolarità, ma il loro lavoro è stato importante anche per informare i cittadini e cercare di prevenire, in questo modo, tutti quei comportamenti contrari alla difesa del suolo e del paesaggio. Insomma, per “educare” tutti, ma proprio tutti ad un maggior rispetto dell’ambiente.

Il bilancio

Gli interventi sono stati in totale una cinquantina e le sanzioni ammontano complessivamente a circa mille euro, ma altre sono in arrivo).

In particolare, l’attività degli ispettori ambientali ha riguardato l’area mercatale della zona 167, dove gli operatori (soggetti alle prescrizioni dell’ordinanza n. 40/2019), sono stati sensibilizzati alla corretta gestione di scatoloni, materiali, rifiuti organici e altri rifiuti. Un’attenzione particolare è stata riservata alla zona delle rivendite alimentari.

L’altro fronte è stato quello delle verifiche nei supermercati, anche in questo caso indirizzati a una gestione corretta della raccolta differenziata.

«Il lavoro compiuto dagli ispettori – ha commentato l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – conferma che purtroppo c’è molto lavoro da fare a livello culturale. C’è bisogno di un cambio di mentalità da parte di tanti nell’approccio con i rifiuti e l’ambiente. È paradossale che se per la maggioranza dei cittadini la corretta raccolta differenziata è un impegno doveroso, per qualcuno è ancora un impiccio fastidioso e un dovere perfettamente rinunciabile. L’attività degli ispettori da questo punto di vista è molto utile, fa crescere la coscienza e la conoscenza collettiva, e serve ad evitare magari qualche sanzione».

A proposito di multe, qualche violazione delle norme sulla corretta gestione dei rifiuti è stata riscontrata, invece, presso qualche attività commerciale e di ristorazione nelle marine, nei confronti delle quali gli ispettori ambientali hanno proceduto ad elevare sanzioni amministrative per un totale di circa 1000 euro per violazioni delle ordinanze n. 393/2014 e n. 40/2019.

Scoperte, inoltre, diverse discariche abusive di piccole dimensioni alla periferia della città (soprattutto in zona Boncore). Grazie all’intervento degli operatori del gestore del servizio rifiuti, si proceduto alla bonifica.

«Gli ispettori – ha spiegato la coordinatrice Wanda Dolce – stanno lavorando in stretta sinergia con l’assessorato, con la Polizia Locale e con Bianco Igiene Ambientale, con ottimi risultati sul fronte della sensibilizzazione alle “buone pratiche”. Ma pensiamo che sia ancora più utile e costruttivo andare nelle scuole e insegnare la differenziata ai cittadini del futuro. Per questo coinvolgeremo l’assessorato all’Istruzione in un progetto dedicato. Il consiglio che possiamo dare ai cittadini è quello di collaborare, ad iniziare dall’utilizzo dell’app dell’Aro 6 che ha una efficace sezione per le segnalazioni».

Ora l’attenzione degli ispettori ambientali si sposterà sulle corrette modalità di differenziazione dei rifiuti delle residenze private. Preoccupa, e non poco, il largo utilizzo (che è vietato) dei sacchi neri per lo smaltimento dei rifiuti domestici.