Cgil Lecce, Flai Cgil Lecce, Cisl Lecce, Fai Cisl Lecce, UilLecce e Uila Uil Lecce hanno espresso congiuntamente il loro punto di vista a seguito dell’incontro tenutosi in Prefettura. Le organizzazioni sindacali riconoscono che l’attuale capacità ricettiva del Campo di Boncuri non è più sufficiente a fronteggiare la crescente domanda di alloggi.
Ad affermarlo sono: Tommaso Moscara, Segretario Generale CGIL Lecce; Ada Chirizzi, Segretario Generale CISL Lecce; Mauro Fioretti, Coordinatore Territoriale UIL Lecce; Alessandro Fersini, Segretario Generale FLAI CGIL Lecce; Gianluigi Visconti, Segretario Generale FAI CISL Lecce e Antonella Rizzo, Segretaria Generale UILA UIL Lecce.
Nonostante l’insufficienza di posti, i sindacati ribadiscono con forza che il Campo di Boncuri rappresenta un modello virtuoso e vincente di accoglienza e inclusione. Questo modello si distingue nettamente dalle drammatiche condizioni riscontrabili in altre strutture simili in Puglia e nel resto d’Italia, configurandosi come una buona prassi da seguire. Tuttavia, la sua eccellente capacità non è più in grado di soddisfare l’intera domanda di alloggio per i lavoratori stagionali.
Per far fronte a questa emergenza e garantire una risposta più efficiente ai lavoratori migranti, le parti sindacali chiedono con urgenza l’incremento delle strutture di accoglienza. In questo contesto, viene accolta con favore la disponibilità di una villa sequestrata alle mafie, che verrà utilizzata in via emergenziale e, si auspica, in futuro in modalità strutturale a supporto del Campo di Boncuri.
Viene inoltre richiesto che vengano individuate e rese disponibili ulteriori strutture nel territorio neretino, che siano adeguatamente connesse con i mezzi di trasporto pubblici. Questi trasporti, come previsto dal Protocollo sottoscritto in Prefettura, devono partire immediatamente anche dal Campo Boncuri, al fine di ampliare significativamente l’ospitalità dei lavoratori migranti e facilitare i loro spostamenti.
Le associazioni sindacali, pur credendo fermamente in un’accoglienza dignitosa, ribadiscono l’importanza ineludibile della legalità. Per questo motivo, sollecitano l’intensificazione dei controlli volti a contrastare comportamenti illeciti che non solo non arginano il caporalato, ma anzi lo favoriscono. Si chiede inoltre il rispetto delle normative regionali sull’impiego dei lavoratori agricoli, in particolare per quanto concerne le ore di lavoro durante i periodi di caldo intenso.
I sindacati confidano nell’impegno congiunto del Comune di Nardò (ente gestore del Campo di Boncuri), della Questura e dei mediatori culturali nel promuovere e spiegare i modelli di comportamento appropriati all’interno del Campo di Boncuri, talvolta non pienamente conformi alla morale pubblica o addirittura illegali.
Infine, le organizzazioni sindacali invita lo Spesal (Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) ad aderire al Protocollo d’Intesa sottoscritto in Prefettura e a rendersi disponibile a effettuare le visite di controllo sull’idoneità al lavoro dei migranti. Questa collaborazione è considerata fondamentale per rafforzare le procedure di legalità, indispensabili a garantire il proseguimento positivo dell’iniziativa che si svolge all’interno del Campo di Boncuri.
