All’Ufficio Anagrafe di Lecce le difficoltà sono all’ordine del giorno tant’è che avvicinarsi allo sportello sembra essere diventata una vera e propria odissea per i cittadini che vogliono rinnovare la carta di identità, chiederne una ex novo o che hanno bisogno di altre pratiche svolte in viale Moro. Il ritorno alla normalità dopo l’emergenza legata al Coronavirus si è trasformato in un’impresa quasi epica. E molti non sono armati di pazienza come dimostrano le chiamate alle Forze dell’ordine per cercare nella divisa un aiuto per placare gli animi che si accendono dopo le ore estenuanti di coda. È accaduto anche oggi.
La fila deve essere sembrata interminabile e tra alcuni utenti è scattata la scintilla, ma delle polemiche. La discussione si è conclusa con un signore che ha avuto bisogno delle cure del 118 per un malore e con l’arrivo della Polizia municipale per placare gli animi.
Alla base dei disservizi, ci sarebbe il pensionamento di alcuni impiegati. E gli unici due sportelli attivi non riuscirebbero a garantire il servizio in tempi rapidi. Una difficoltà che si ripercuote sui cittadini in attesa di nuove chiamate. «Con il decreto Aiuti stiamo lavorando alla possibilità di procedere con nuove assunzioni. Se aderiremo alla sottoscrizione del patto, nel giro di 6 mesi potremmo chiudere il cerchio», ha promesso il primo cittadino Carlo Salvemini. Ma in attesa dei “rinforzi” per dare respiro agli uffici comunali da tempo in affanno i problemi restano.
Il sopralluogo dei consiglieri
Difficoltà riscontrate anche dai consiglieri di opposizione Gianmaria Greco (Capogruppo Prima Lecce/Andare Oltre) e Roberto Giordano Anguilla (Capogruppo Fratelli d’Italia) che si sono recati personalmente all’ufficio Anagrafe per verificare la situazione. Tre soli dipendenti a fronte di diverse decine di pratiche presentate tra prenotati e non, non bastano. Poco personale si traduce in molti disagi.
«Per tutta la durata del nostro sopralluogo – dicono – abbiamo notato un forte clima di tensione, ed in alcuni casi esasperazione, da parte dei cittadini in fila che lamentavano tempistiche assurde per il rilascio dei documenti. Ad un certo punto è stato necessario contattare la Polizia Locale, il cui intervento é stato provvidenziale al fine di evitare che le vibrate proteste in corso potessero sfociare in qualcosa di più grave».
Sul posto, come detto, è intervenuta un’ambulanza per soccorrere un cittadino che si è sentito male. «Purtroppo ci é stato riferito che episodi come questi non sono nuovi e si rischia di andare incontro ad un peggioramento della situazione se l’amministrazione non adotterà provvedimenti efficaci e concreti nell’immediato. La soluzione paventata dal sindaco Salvemini in Consiglio Comunale circa la possibilità di ricevere una deroga dal ministero per assumere nuove unità – proseguono i due consiglieri – non garantisce una immediata risoluzione delle criticità. Occorre un’inversione di tendenza seria e concreta, soprattutto con l’approssimarsi della stagione turistica che richiederà un maggiore sforzo da parte degli uffici».

È necessario un intervento deciso per i cittadini, ma anche per il personale che, ogni giorno, si trova nell’occhio del ciclone a proprio rischio e pericolo.
«La minoranza – concludono – sta studiando un paio di soluzioni che sono in approfondimento e che verranno presentate a breve, ma il Governo deve intervenire in maniera incisiva, iniziando a prevedere più giornate di straordinario per eliminare l’arretrato ed una implementazione del personale, magari attingendo, attraverso l’istituto del comando, a forza lavoro proveniente da altri Comuni».
