San Foca incontra il cardinale Ernest Simoni, il prete albanese perseguitato dal regime che ha commosso Papa Francesco

Martedì 27 agosto, alle ore 22.00, la Comunità parrocchiale di San Foca incontrerà il cardinale albanese perseguito dal regime comunista

La storia di Ernest Simoni – il sacerdote perseguitato dal regime di Enver Hoxha che proclamò l’Albania il «primo Stato ateo al mondo» – ha toccato anche papa Francesco. Durante la sua visita a Tirana, nel 2014, il Santo Padre si era commosso, fino alle lacrime, ascoltando la testimonianza di quel prete che è riuscito a “sopravvivere” a 11.107 giorni di prigionia e lavori forzati grazie alla sua incrollabile fede.

Ogni volta che racconta il suo martirio, Don Ernest Simoni ripete con forza che «il Signore non lo ha mai abbandonato, che è Dio che lo ha salvato».

Il cardinale albanese, che preferisce essere chiamato “padre”, racconterà la sua storia anche a San Foca, nell’incontro con la comunità parrocchiale fissato per martedì, 27 agosto, alle ore 22.00.

L’evento, organizzato dal parroco di San Foca don Mario Calogiuri, si svolgerà sul sagrato della Chiesa opportunamente attrezzato con numerose sedie per ospitare fedeli e villeggianti per questo momento di testimonianza cristiana. Una testimonianza di coraggio, perdono e misericordia.

Ernest Simoni è per tutti un esempio di fedeltà a Cristo. Una fedeltà che niente e nessuno è riuscito a scalfire. Condannato a morte due volte dal regime comunista, ha trascorso quasi 30 anni in galera, ma la fede non ha mai vacillato. Neanche durante i lavori forzati a spaccare le pietre estratte da una cava con una mazza di ferro pesante una ventina di chili, nella miniera di Spaç o nelle fogne di Scutari. Per queste sofferenze fisiche e morali, da semplice prete è stato elevato direttamente alla porpora cardinalizia.

Il presule, che perdonò i suoi persecutori, martedì notte offrirà la sua testimonianza di fede e di amore alla Comunità di San Foca.



In questo articolo: