Carenze di personale e di organizzazione all’Ospedale di Copertino, l’Fsi-Usae scrive alla Asl di Lecce

Il Sindacato sulle carenze dell’Ospedale di Copertino: ‘Le responsabilità sono in capo a chi non crea le condizioni necessarie a coprire gli organici e non muta gli assetti organizzativi’.

«Oltre alla atavica carenza di personale, si assiste ad un continuo e costante depauperamento del personale medico del Pronto Soccorso di Copertino presso altre UU.OO. similari di codesta Asl, nonostante che la suddetta U.O. continui a conservare il secondo posto per numero di accessi nell’intero territorio della provincia di Lecce come da report riscontrabile sul sito della Asl di Lecce, dove ospedali di primo livello della Provincia di Lecce hanno numeri nettamente inferiori ed in particolare in questo momento di emergenza estiva, tamponando con personale medico e di comparto in servizio ormai allo stremo ed anche in forse per poter usufruire delle ferie estive 2021».

A causa di questa carenza organizzativa e di personale medico e di comparto, la Segreteria Territoriale di Lecce della Fsi-Usae scrive al direttore generale della Asl di Lecce, al direttore amministrativo, al direttore sanitario e al direttore del personale per chiedere urgenti interventi che possano riportare quantomeno alla normalità la situazione non più gestibile presso il Presidio Ospedaliero di Copertino, che è il punto di riferimento della sanità pubblico in un bacino che conta circa 200mila cittadini.

Al momento, dicono dal sindacato, la scarsa organizzazione dovuta alla mancanza di personale viene sopperita grazie al senso di responsabilità di chi coordina e dirige i vari reparti ed all’abnegazione del personale tutto, ma ovviamente non si può andare avanti così per molto tempo.

Il sindacato chiede alla direzione generale della Asl di provvedere con sollecitudine all’assegnazione del personale medico e di comparto (Infermieristico, autisti di ambulanza ed Oss) per poter sopperire alla gravi carenze organizzative segnalate, quasi quotidianamente, anche dai cittadini.

Occorre personale medico, personale infermieristico e Operatori Socio-Sanitari. Va tenuto in conto il fatto, inoltre, che a causa della chiusura dal 1° luglio scorso del Centro Trasfusionale di Copertino, si sono abbattute sulla struttura ulteriori problematiche di organizzazione per il personale autista, che oltre alla normale routine operativa, deve anche sobbarcarsi l’onere di recarsi presso i nuovi Centri Trasfusionali per il ritiro delle sacche richieste.

«La Fsi-Usae, in tempi non sospetti, ha segnalato all’Azienda le gravi carenze in cui versavano i vari reparti ospedalieri – scrive Francesco Perrone, segretario territoriale di Lecce-. A tutt’oggi, l’Azienda non si è ancora attivata per sanare quelle carenze organiche e non è stata intrapresa nessuna azione straordinaria. L’affanno organizzativo che impera nell’Ospedale San Giuseppe da Copertino non è responsabilità dei lavoratori, che si adoperano per la migliore esecuzione di tutte le operazioni di cui i pazienti che si rivolgono al suddetto presidio hanno bisogno. Per non far nascere situazioni incresciose e negative servono azioni concrete volte a risolvere i problemi presenti nell’Ospedale».

Intanto le emergenze permangono e, nonostante la professionalità del personale medico e di comparto, continuano a essere a rischio i servizi, nel disagio in cui gli Operatori sono costretti a lavorare, dicono dal sindacato.

Risultano essere vacanti, ad oggi, posti di gestione organizzativa in tanti, tantissimi reparti del San Giuseppe di Copertino: Pronto Soccorso, Servizio di Laboratorio Analisi, Servizio di Radiodiagnostica, Servizio di Anestesia e Rianimazione, Terapia Intensiva, Cardiologia, Medicina Generale, Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia Generale, Geriatria, Centro Trasfusionale ridimensionato ad ambulatorio, Farmacia Ospedaliera.



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