Il Ferragosto in discoteca (forse) sarà l’ultimo, il Governo pensa alla chiusura?

Sul capitolo ‘delicato’ delle discoteche le Regioni prendono strade diverse. C’è chi chiude, chi impone l’obbligo della mascherina sulla pista da ballo e chi riduce anche la capienza.

decreto capienze

L’aumento dei casi di Coronavirus in Puglia come in tutta Italia “preoccupa” gli esperti. Non per colpa del virus, che non è mai stato sconfitto, quanto per il comportamento di tanti (forse troppi) giovani che hanno abbassato la guardia, pensando di essere ‘invincibili’ o che il Covid19 non sia più aggressivo come a febbraio, quando è scoppiata l’emergenza. Così non è! Lo dimostrano i cinque giovani ricoverati in condizioni considerate «severe». E se non bastasse i mille e più contagi al giorno in Germania, Francia e Spagna. C’è poi il capitolo delicato dei ragazzi asintomatici che rischiano di ‘infettare’ senza saperlo.

Per questo, e perché l’età media si è ridotta di tanto, il Governo sta pensando di chiudere le discoteche all’aperto dopo Ferragosto così come ha fatto Jole Santelli in Calabria che ha spento la musica fino al 7 settembre o Vito Bardi in Basilicata.

In altre si è cercato di stringere le maglie come in Emilia Romagna e Veneto, dove i Governatori hanno ridotto la capienza del 50% e obbligato il popolo della notte ad indossare la mascherina se non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di due metri in pista. Obbligo imposto anche dal Governatore Michele Emiliano e che vale tutti i luoghi all’aperto, dalle piazze alle spiagge, dove manca il distanziamento.

Altrove si balla tranquillamente, almeno all’aperto come in Campania. Per evitare la chiusura e cercare di contenere il pericolo di focolai, da non sottovalutare, alcuni Presidenti hanno promesso più controlli e vigilanza massima.

Per ora si tratta solo di una voce, che potrebbe essere qualcosa in più di una indiscrezione una volta archiviato il giorno clou dell’estate. Ad instillare il dubbio sono state le parole del ministro degli Affari regionali Francesco Bocca, in una intervista a La Stampa. «Se i numeri non cambiano sarà inevitabile un freno alla movida selvaggia, la prossima settimana si cercherà di condividere una scelta rigorosa con tutte le regioni» ha dichiarato.



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