Cisl Università attacca l’Accademia di Belle Arti di Lecce: ‘Preoccupati per l’attuale governance’

Dura presa di posizione del Segretario Generale di Cisl Università Lecce, Francesco Maggiulli. Tanti i punti di frizione con gli attuali amministratori.

Accademia Belle Arti, Lecce (ph. Mattia Maniglio)

Scoppia la polemica in piena estate tra il sindacato e l’Accademia di Belle Arti di Lecce. In un duro comunicato la Cisl Università esprime serie preoccupazioni sulla governance dell’istituzione salentina di alta cultura. Molte le accuse che compaiono in autentico cahiers de doleances. Agli attuali amministratori si rimprovera la fuga di funzionari ed impiegati presso altre istituzioni culturali a parità di stipendio (segno di un malessere diffuso) e una scarsa formazione in sicurezza (soprattutto per gli studenti, che nei laboratori di scultura, fonderia ed incisione, non hanno ricevuto alcuna nozione comportamentale).

Non solo, gli iscritti della Cisl, attraverso il loro Segretario Generale Francesco Maggiulli, fanno sapere che nell’ente si respira la poca considerazione e valorizzazione dei dipendenti in servizio che nonostante le competenze dimostrate e dimostrabili, sembrano non essere destinatari delle progressioni di carriera, tutto a vantaggio esclusivo, dei candidati esterni a seconda di quanto risulterebbe dai concorsi banditi e destinati ai tecnici amministrativi.

Per il sindacato, infine, c’è da prendere atto della mancata convocazione delle parti sociali alla contrattazione integrativa d’istituto nonché dei criteri discutibili utilizzati per la composizione delle commissioni di concorso per il personale amministrativo.

Insomma, tante divergenze che hanno fatto alzare la voce al mondo del sindacato. Una presa di posizione che certamente porterà alla risposta dell’Ente e alla quale si darà altrettanta visibilità.