
Anche quest’anno la base aerea di Galatina, sede del 61° Stormo e del 10° Reparto Manutenzione Velivoli, e il comune di Melpignano hanno reso omaggio a Umberto Oriolo e Paolo Ceccato, due aviatori dell’Aeronautica Militare che persero la vita il 16 giugno del 1994 in un tragico incidente aereo. Era un volo addestrativo, come tutti quelli della scuola di volo di Galatina. A bordo dell’Aermacchi MB-339 c’erano l’istruttore, il Capitano Oriolo, e l’allievo, il sergente Ceccato. Durante il volo, a causa di un’avaria, l’aereo cominciò a perdere velocemente quota. Per evitare che il velivolo precipitasse sul centro abitato di Melpignano, i due militari, nel tentativo disperato di portare l’aereo verso la periferia del paese, non fecero in tempo ad eiettarsi, e inevitabile fu l’impatto al suolo.
Nel ricordo di questo gesto di estremo eroismo, martedì 24 giugno si è tenuta una cerimonia commemorativa nei pressi del campo sportivo di Melpignano, proprio dove ebbe luogo l’impatto. Qui è stata deposta una corona d’alloro davanti alla targa che ricorda il sacrificio dei due aviatori decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Civile per aver evitato, con il loro sacrificio, una strage tra la popolazione civile. All’evento hanno preso parte il Comandante del 61° Stormo, il colonnello pilota Gianfranco Liccardo, il sindaco di Melpignano, Valentina Avantaggiato, alcuni rappresentanti delle Associazioni d’Arma e numerosi allievi piloti della scuola di volo salentina, che con la loro presenza hanno testimoniato il forte legame tra passato e presente, tra memoria e impegno quotidiano.
Come da tradizione, la cerimonia è proseguita con l’assegnazione di un “premio di studio” all’autore del miglior elaborato tra gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Corigliano–Melpignano, sede di Melpignano. L’elaborato è stato realizzato partendo da parole estratte da una pagina del libro “Il gabbiano Jonathan Livingston”, un testo che invita a perseguire i propri sogni e a valorizzare la crescita personale e spirituale. Quest’anno, i partecipanti erano invitati a selezionare alcune di queste parole, per comporre una frase ispirata ai concetti di “libertà” e “volo”. Il premio è stato donato dalla “Calotta” del 61° Stormo, un sodalizio cui partecipano tutti gli ufficiali in forza al reparto.
Nel suo intervento, il colonnello Liccardo ha sottolineato che “ricordare ogni anno il sacrificio del capitano Oriolo e del sergente Ceccato non è solo un dovere, ma un atto di profonda gratitudine. Il loro coraggio continua a rappresentare un faro per i giovani, un esempio concreto di valori su cui si fonda il servizio nell’Aeronautica Militare. La borsa di studio è un modo per trasmettere questa eredità ai ragazzi del territorio, perché possano crescere ispirati da ideali di altruismo, responsabilità e dedizione.”
La comunità di Melpignano e l’Aeronautica Militare rinnovano così il proprio impegno a custodire la memoria dei due giovani uomini che, con coraggio e senso del dovere, hanno salvato vite innocenti sacrificando la propria.