Sono stati incastrati gli autori – tutti minorenni – che negli ultimi giorni avevano preso di mira i muri di monumenti e palazzi del centro storico di Lecce, imbrattati con scritte e firme incomprensibili (leggi qui per i dettagli). Le indagini non si sono chiuse anche se è stato dato un volto e un nome ai responsabili. Ci sono molti aspetti da chiarire tra cui il sospetto che il gruppo, composto da ragazzi, faccia parte di una crew, una gang costruita con lo scopo di macchiare gli angoli della città e vantarsi per non essere scoperti dalle Forze dell’Ordine. C’è poi il fatto che – come si legge in un comunicato della Procura dei Minorenni – alcuni pare abbiano agito con la “complicità” dei genitori.
I commenti
«La street art è un’arte, ma qui parliamo di semplice vandalismo con segni di vernice effettuati nel centro storico, su beni monumentali di grande valore, su immobili privati, che non comunicano alcun messaggio se non la ‘firma’ dei giovani autori» ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza urbana Sergio Signore. «Mi auguro che l’essere incappati in questa disavventura possa insegnare a questi ragazzi la differenza fondamentale che passa tra l’espressione artistica e l’imbrattamento di beni storici che sono testimoni della storia della nostra comunità» ha conclusol’assessore che ha voluto ringraziare il comandante e gli agenti della Polizia Locale che, coordinati dalla Procura, hanno svolto le indagini, chiuso il cerchio e messo un punto ad un fenomeno che stava assumendo dimensioni preoccupanti in città.
«È stato un mese di attività serrata che messo a frutto l’intuito investigativo, l’efficacia dell’utilizzo delle telecamere di video sorveglianza pubbliche e private e, non ultima, la collaborazione della cittadinanza che ha fornito informazioni fondamentali per rintracciare i responsabili dei graffiti che hanno deturpato in pochi giorni monumenti pubblici come le Mura Urbiche, Porta San Biagio, il Convitto Palmieri, la Biblioteca Provinciale Bernardini, ma anche il Sedile, l’Accademia delle Belle Arti, il Rettorato dell’Università del Salento e tanti edifici privati di pregio» ha dichiarato il comandante della Polizia Locale Donato Zacheo.
«Confidiamo – ha concluso – che questa operazione che dimostra come non si possa rimanere impuniti da simili responsabilità sia da monito a tutti quei ragazzi dediti a questo tipo di ‘espressioni’ che nulla hanno di artistico».
