
CONAPIV, il comitato che raggruppa le associazioni delle Partite Iva di 14 Regioni italiane, incontrerà i gruppi parlamentari a Montecitorio.
Il comitato delle Partite Iva, riunito a Roma intorno ad un Tavolo Tecnico, ha stilato, dopo una giornata di intenso lavoro, una lettera diretta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La lettera sarà consegnata direttamente nelle mani dei parlamentari che i rappresentanti CONAPIV incontreranno a Roma.
Ridurre subito il carico fiscale delle imprese
La situazione per commercianti, artigiani e liberi professionisti è diventata ingestibile.
Pur comprendendo le varie iniziative volte a tutelare la salute, si fatica a credere che non si tengano in conto le conseguenze delle difficoltà economiche che stanno mettendo il cappio intorno al collo di tante attività imprenditoriali. In tutta Italia e nei settori più svariati.
“Tutelare la salute è un dovere dello Stato, ma lo è anche il diritto al lavoro. Non possiamo restare inermi e assistere alla distruzione delle nostre aziende che abbiamo costruito con sacrifici enormi, o ancor di più essere complici accettando passivamente tutte le Vostre ingiustificate imposizioni. Non possiamo accettare che uno stato decida di sacrificare l’economia pensando così di eliminare il virus”
Sono queste alcune significative frasi inserite nella bozza del documento che si apprestano a firmare questa notte, al termine dei lavori, i presidenti delle associazioni e dei sindacati che rappresentano le Partite Iva e che si sono costituiti in un unico organismo, il CONAPIV, per dare ancora più forza alla loro voce.
Tra i punti salienti del documento che sarà sottoposto ai rappresentanti parlamentari, il taglio delle tasse, del cuneo fiscale e la richiesta di altri aiuti che, se non potranno rappresentare la panacea, saranno quantomeno una boccata di ossigeno o una piccola consolazione per tutti quegli imprenditori che hanno perso il sonno e la serenità da quando è scoppiata la pandemia nel nostro Paese.
Le richieste di CONAPIV
Nel documento, CONAPIV chiede in dettaglio:
- l’abbassamento della tassazione dal 70 al 30% immediato;
- il condono tombale per tutte le tasse, imposte e contributi dovuti nel 2020 e degli anni precedenti, comprese tutte le cartelle esattoriali (eliminando ogni interesse e sanzione aggiunte);
- l’abbassamento del cuneo fiscale;
- la sospensione degli effetti della centrale allarme interbancaria e segnalazione CRIF per un anno calcolato a far data dalla dichiarazione di fine emergenza o pandemia;
Ma non solo. CONAPIV sottolinea, inoltre, la necessità di:
- eliminare tutte le procedure concorsuali per un anno calcolato a far data dalla dichiarazione di fine emergenza o pandemia;
- eliminare la possibilità di protestare quasi tipo di titolo di credito avente data dal 11 marzo 2020 per un ulteriore anno da calcolarsi dalla dichiarazione di fine pandemia o emergenza;
- regolamentazione del commercio online e GDO con il mercato delle piccole e medie imprese;
- abbassamento delle trattenute in busta paga dei dipendenti;
- rivisitazione di tutti i contratti di lavoro di ogni ordine e categoria;
- eliminazione degli oneri dalle bollette di ogni tipologia e delle accise;
- aiuti concreti a fondo perduto per le attività chiuse, e non, per casi di effettiva indigenza, ed in modo proporzionale al fatturato perduto in riferimento al 2019;
- aiuti concreti per gli affitti per i proprietari dei fondi affinché possano essere incentivati ad aiutare il locatore;
- predisposizione di un’indennità di malattia come hanno i dipendenti in caso di malattia o infortunio;
Antonio Sorrento, presidente di PIN, si auspica che “in questa seconda fase di lockdown e semi lockdown che ha colpito le Partite Iva d’Italia, il governo ponga seria attenzione a ciò che non potrà risolvere con un decreto Ristori o Ristori Bis e cioè a tutte quelle spese non rientranti negli indennizzi e contestualmente conceda una proroga per la rottamazione delle cartelle esattoriali previste per il 10 dicembre, una ennesima spada di Damocle sul tetto di molte imprese.”
Proprio nei giorni scorsi, il Sindacato Nazionale P.I.N. – Partite Iva Nazionali rappresentato dal Presidente Nazionale, Antonio Sorrento, a margine del tavolo tecnico anticrisi organizzato dal Prefetto Maria Rosa Trio a cui ha partecipato PIN di concerto con i rappresentanti delle istituzioni del territorio, aveva inoltrato una PEC recante in oggetto l’interpello proposto al Ministro dell’economia e delle finanze, On.le Roberto Gualtieri.