Errate valutazioni sulle offerte dei concorrenti”, il Consiglio di Stato ferma i lavori della fogna bianca di Galatone

Il Comune dovrà procedere alla rivalutazione delle offerte dei primi due concorrenti in graduatoria, tenendo conto della interpretazione dei criteri fornita dai giudici

Con sentenza pubblicata nella giornata di ieri, la Quinta sezione del Consiglio di Stato (Presidente Francesco Caringella, estensore Federico Di Matteo) ha confermato l’annullamento dell’aggiudicazione della gara indetta dal Comune di Galatone nel 2019 per l’affidamento dei lavori di potenziamento della rete idrica di fognatura pluviale nel centro abitato, per un importo di 1 milione di euro.

Sono state accolte le tesi del Consorzio Fenix di Bologna, che si era classificato al secondo posto della graduatoria, difeso dall’Avvocato Luigi Quinto, che ha contestato l’operato della commissione per aver attribuito un maggior punteggio all’offerta della società IPC di Veglie, vincitrice della gara.

Dopo la proposizione del ricorso, il Comune aveva cercato di porre rimedio ai vizi denunciati, procedendo alla convalida degli atti, anch’essa contestata dal Consorzio Bolognese.

Prima il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce e ora il Consiglio di Stato, dopo aver evidenziato un primo profilo di illegittimità della procedura nella parte relativa alla convalida degli atti, hanno riconosciuto come errate le valutazioni espresse dalla commissione sulle offerte dei concorrenti.

Il Giudice amministrativo – condividendo le censure proposte dal legale leccese – ha rilevato come “L’esame delle offerte tecniche della Società aggiudicataria e della Società Consortile ricorrente e l’attribuzione dei relativi punteggi siano avvenuti in modo illogico ed irragionevole e comunque sicuramente erroneo, ed abbiano avuto l’effetto di penalizzare ingiustamente quest’ultima”.

Seguendo le puntuali indicazioni del Consiglio di Stato, il Comune di Galatone dovrà ora procedere alla rivalutazione delle offerte dei primi due concorrenti in graduatoria, tenendo conto della interpretazione dei criteri fornita dal Giudice Amministrativo, che ha escluso la valorizzazione di alcuni aspetti delle offerte che erano invece stati erroneamente apprezzati dalla Commissione di gara a vantaggio del concorrente vincitore.

L’Amministrazione dovrà dare esecuzione in tempi brevi alla decisione del giudice d’appello al fine di non incorrere nella perdita del finanziamento regionale e realizzare finalmente l’importante opera pubblica, finalizzata a regimentare correttamente il deflusso delle acque piovane in occasione degli eventi atmosferici, evitando allagamenti di vaste aree del territorio cittadino.