Sette giorni per ‘scoprire’ il cervello. Si parte con il convegno “Approccio multidisciplinare alla persona con demenza”

In occasione della settimana del cervello, la Brain Team Salento ha deciso di organizzare una rassegna di cinque eventi gratuiti che toccheranno vari Comuni del Salento.

Torna anche nel 2019 la «settimana del cervello», una campagna mondiale che ha convolto più di ottanta paesi con l’obiettivo  di accrescere la consapevolezza della popolazione sulle patologie che colpiscono il cervello.

Anche in Italia sono state tante le iniziative – tra dibattiti, convegni, mostre e attività per grandi e bambini –  per cercare di fare luce su questo organo essenziale per la vita, ma che rimane ancora un “mistero”. Anche il Salento non si è tirato indietro e la Brain Team Salento, per l’occasione, ha deciso di organizzare una rassegna di cinque eventi gratuiti dal titolo “Aiutami a ricordare, aiutami a vivere” che, di settimana in settimana, toccheranno vari Comuni del Salento.

Si parte da Maglie

Maglie ha fatto da apri pista con il convegno “Approccio multidisciplinare alla persona con demenza” tenutosi sabato 9 marzo presso la Galleria Capece. La patologia cronico-degenerativa che coinvolge non solo chi ne è affetto ma anche l’intera famiglia, è stato il cuore dell’incontro che ha toccato vari aspetti e sfumature della malattia che causa disabilità, come la necessità di un approccio olistico al paziente, di una valutazione multidimensionale e interdisciplinare, che faccia convergere le conoscenze e le esperienze dei vari medici, specialisti e non, sulla persona affetta da demenza.

Gli interventi

La figura professionale che fa da filtro è quella del medico di medicina generale e ne ha parlato Alessia Ugenti, medico in formazione specifica in Medicina Generale, che ha messo in luce l’importanza della prevenzione e dell’individuazione dei primi sintomi di demenza, seppur aspecifici e insidiosi, oltre che del “gioco di squadra” che dovrebbe esserci tra medico di medicina generale e specialisti.

Lo step successivo nel percorso diagnostico è la visita specialistica. Francesca Loparco, medico specialista in Geriatria, ha scelto proprio di illustrare ciò che accade tra le mura di un ambulatorio, una visita completa di anamnesi accurata, di valutazione multidimensionale del paziente e di una serie di test rivolti anche al caregiver. In patologie complesse come la demenza l’aspetto clinico è fondamentale, ma a volte il deficit di memoria o i problemi di linguaggio possono essere legati a malattie organiche. Ed ecco che entrano in scena gli esami strumentali, dalla TAC alle meno conosciute PET/SPECT, esami all’avanguardia che sono stati illustrati da Alessandra Cimino, medico in formazione specialistica in Medicina Nucleare, che ha sottolineato come questi test non siano usati di routine, ma solo in casi molto particolari, di dubbio diagnostico o in pazienti molto giovani.

Fatta la diagnosi di demenza, qual è il destino di questi pazienti? “La terapia farmacologica non basta” ha affermato Giacomo Farì, medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione, “e, così come l’atleta ha bisogno, oltre che degli antinfiammatori, anche della fisioterapia per tornare a gareggiare, così il paziente con demenza ha bisogno della riabilitazione cognitiva per potenziare le abilità residue ed essere, quanto più a lungo possibile, autonomo”.

Un team completo quello intervenuto al convegno di Maglie, che ha visto anche la partecipazione di Maria Rosaria Toscano, presidentessa di Salento Alzheimer, associazione di volontariato che proprio quest’anno compie 10 anni di attività sul territorio salentino.

Incontri, ma anche progetti

Il lavoro dei volontari, professionisti e non, è fondamentale in un contesto come quello attuale, in cui la persona con demenza e la sua famiglia non si sentono tutelate e sostenute, in cui non trovano risposte ma solo ostacoli burocratici e solitudine.

Nasce da qui il progetto della Brain Team Salento: realizzare una rete territoriale di supporto ai pazienti con demenza e alle loro famiglie, una rete basata sulla cooperazione tra medici specialisti e non, fondata sul lavoro riabilitativo ad opera di psicologi e terapisti, incentrata sulla persona e non sulla malattia.