Il Teatro Tito Schipa di Gallipoli, nella sua bellezza riscoperta, accoglie l’undicesima edizione del workshop ‘le economie del turismo: dal mare all’entroterra‘, in cui intervengono personaggi illustri a livello nazionale creando una rete di proposte, idee e innovazioni volte al miglioramento e alla crescita del turismo locale e non solo. Obiettivo di questo importante convegno è la consapevolezza di un cambiamento territoriale che appare come una chance di crescita da sfruttare, ovvero il flusso dei turisti e il prolungamento della stagione governata dal sole che si allunga e coinvolge profondamente anche i mesi di settembre e ottobre, abbattendo in parte i limiti della destagionalizzazione.
Per tanto, la ‘blu economy‘ diventa una miniera di ricchezze materiali e immateriali da sfruttare come fonte principale del nostro territorio, ma senza dimenticare una tipicità nella cultura, nei profumi, nei colori e nell’architettura che ci caratterizza 365 giorni all’anno, in cui l’elemento identitario risulta fondamentale.
Salutano la platea e la comunità di Gallipoli il Sindaco Stefano Minerva, il Vice Presidente di Confindustria Lecce Fernando Nazaro, Mario Vadrucci Presidente della Camera di Commercio di Lecce e intervengono, tra i tanti nomi illustri, Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e della Valorizzazione del territorio Regione Puglia, Stefania Mandurino, Delegata al Consiglio Generale Federturismo e Fausto Faggioli, Presidente Rete Albatros.
Per Fernando Nazaro, Vice Presidente di confindustria Lecce ‘la stagione appena conclusa ci consegna importanti indicazioni su come i trend turistici tendano a modificarsi in questo territorio. È vero, abbiamo assistito ad un rallentamento dei picchi del turismo balneare, ma è fondamentale anche sottolineare, in contrapposizione, un incremento significativo delle presenze di settembre e ottobre, in particolare nel flusso che riguarda gli stranieri. Questo nuovo trend richiede una riflessione profonda per adeguare l’offerta e migliorarla, arricchendola con il nostro patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico, ricco di tradizioni e risorse. Le interazioni sempre più forti tra entroterra e costa vanno gestite compiutamente nell’ambito di una corretta visione in grado di far emergere le peculiarità essenziali di ogni paese, mettendo in luce quelle che io definisco ‘le nicchie di autenticità’, ovvero quelle eccellenze della nostra offerta che avevano dato vita ad una vera e propria primavera turistica, già alla fine degli anni 90. L’area Jonico salentina è particolarmente ricca di questi elementi, ma i processi di valorizzazione che qualche anno fa sembravano essere un volano eccezionale, si sono inspiegabilmente bloccati.
Ai fini della ripresa è dunque fondamentale recuperare un nuovo protagonismo delle pubbliche amministrazioni, ritornando ad investire su una visione integrata, capace di sviluppare una migliore attrattività territoriale. Un nuovo modello di sviluppo significa elaborare un percorso di comunicazione e promozione cucito su misura del territorio. Per tanto è fondamentale uno sforzo di consapevolezza comune e collaborazione, capace di ridare luce ad una terra straordinaria’
