“Tutto il calcio minuto per minuto”, la storia del mito radiofonico a Lecce con Riccardo Cucchi

Interessante convengo sulla storia della mitica trasmissione radiofonica “Tutto il calcio minuto per minuto” in programma domani nelle aule dell’Università del Salento. Ospite d’onore l’ex radiocronista Riccardo Cucchi.

Continua a fare storia e, anche se ascoltare le partite in radio resta solo un esperimento di romanticismo, “Tutto il Calcio minuto per minuto” resta uno dei programmi più amati degli sportivi italiani.

Per festeggiare i 60 anni dalla prima puntata della trasmissione di Radio Rai, che ogni settimana racconta per filo e per segno le sorti dei principali campionati di calcio nazionali, l’Università del Salento ospiterà domani il Convegno “Storia e Linguaggio di Tutto il calcio minuto per minuto”. Ospite d’onore sarà Riccardo Cucchi, storico giornalista Rai e radiocronista dell’altrettanto storica trasmissione.

Una delle voci-simbolo della radio italiana, Cucchi ha appeso cuffia e microfono al chiodo nel febbraio 2017, ma la sua figura resta tra quelle ‘mitiche’ dello storico programma Rai, al pari di Enrico Ameri, Sandro Ciotti e Nicolò Carosio.

L’evento si svolgerà domani, sabato 26 ottobre, presso l’Aula SP4 del plesso Sperimentale Tabacchi dell’Università del Salento, a partire dalle ore 9.30. In questa importante occasione verrà raccontata la storia del calcio e dello sport in genere, facendo una carrellata dagli anni ’30 ad oggi, ma con lo sguardo rivolto naturalmente alla storia più recente.

Modererà l’incontro il prof. Marcello Aprile dell’Unisalento, con interventi non solo di Cucchi, ma anche di Gaetano Cazzatello (esperto radio) e di Annibale Gagliani (giornalisti). I saluti iniziali saranno invece affidati al giornalista del Corriere dello Sport Ludovico Malorgio, al vicepresidente dell’US Lecce Alessandro Adamo e all’ex capitano del Lecce Guglielmo Giacomazzi.

“Gli interventi saranno intervallati  dall’ascolto di alcune clip audio che consentiranno sia ai conoscitori del genere sia ai più giovani – che per ovvie ragioni non sono tanto vicini a questo tipo di mondo – di apprezzarne le caratteristiche di genuinità, di entusiasmo, di capacità descrittiva e ricostruttiva dell’evento attraverso le parole di un cronista”, spiegano gli organizzatori.



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