“Te Lecce simu simu”, Don Nando ospita i giallorossi e trasforma la chiesa nella curva nord

Sono rimasti a bocca aperta Corrado Liguori e Marco Mancosu per l’accoglienza di Don Nando che ha organizzato in chiesa una ‘festa giallorossa’

Non è certo un sacerdote che guarda molto alle etichette Don Nando, parroco della chiesa di San Bernardino Realino a Lecce. Il prete con la sua semplicità e schiettezza è riuscito a conquistare il cuore dei suoi fedeli. Anche quelli che si erano allontanati da quel luogo sacro nel quartiere “aria sana” sono tornati a frequentare la parrocchia grazie al suo modo di fare, secondo alcuni poco ‘religiously correct’. Indimenticabile la sua omelia di Pasqua, quando si presentò ai fedeli con un turbante a forma di uovo per lanciare un messaggio fortissimo: «ciascuno di noi deve sentirsi la ‘sorpresa’ di Gesù».

Amato per questo, per il suo modo di raccontare verità importanti con gesti simbolici e un linguaggio che non prende la circonvallazione del cuore. La sua fede calcistica è forte tanto quanto quella religiosa. Tifosissimo del Lecce non ha paura di sbandierarlo ai quattro venti, anzi è diventato un fattore aggregante per molti giovani che frequentano la chiesa.

Farà sicuramente discutere, la ‘festa giallorossa‘ che ha organizzato domenica al San Bernardino Realino con il vice-presidente, Corrado Liguori, alter-ego del presidentissimo Saverio Sticchi Damiani e il capitano della squadra di Mister Liverani, Marco Mancosu. Ha preparato tutto nei minimi particolari, Don Nando facendo vestire le statue presenti sull’altare con sciarpe e maglie del Lecce e, non contento, ha lasciato che tutti intonassero quel coro che infiamma il Via del Mare ogni volta che si scende in campo.

Te lecce simu simu, addhunca sciamu sciamu…” riecheggiava nel luogo sacro in un tripudio di gioia e felicità che ha travolto tutti. Molti, i benpensanti, si chiederanno se fosse quello il luogo più opportuno per ospitare ‘coreografie’. Non li starà certo a sentire Don Nando che è oltre e insieme ai suoi giovani si farà una sana risata per il clamore mediatico che ha saputo utilizzare per la buona causa.

Certo, in un momento in cui ci si lamenta dei banchi vuoti, quelli della chiesa di questo sacerdote ‘non convenzionale’ era gremita in ogni ordine di posto.

 

 



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