Tramonti, sagre, feste e ‘caciara’… Andrà tutto bene Salento!

Andrà tutto bene è diventato lo slogan contro l’emergenza causata dal Coronavirus. Un messaggio di speranza e coraggio in attesa che tutto passi

«Andrà tutto bene» si legge sui cartelloni colorati dei bambini che, a modo loro, hanno scritto un messaggio di speranza diventato un inno contro la lotta al Coronavirus. Ma sono anche le parole con cui i grandi cercano di farsi forza davanti ai numeri dei morti del Bollettino della Protezione Civile, di fronte alla curva dei contagi che cresce.

«Andrà tutto bene» ripetono gli italiani alla fine di una chiamata come un mantra, come un rito scaramantico, come incoraggiamento dopo una preghiera.

«Andrà tutto bene» perché pensarlo aiuta, anche solo per un attimo, a nascondere la realtà, a dimenticare che nulla sarà più come prima, che una volta finita questa emergenza resteranno cicatrici che difficilmente si potranno curare.

Ripetere che «andrà tutto bene» serve ora che va tutto male, ora che le canzoni sui balconi, gli appuntamenti per intonare l’Inno di Mameli, per cantare Azzurro o Volare affacciati sul terrazzo per incoraggiare medici e infermieri si alternano sui social alle sirene delle ambulanze, alle immagini che trapelano dai reparti degli ospedali ormai allo stremo.

«Andrà tutto bene» serve a non farsi sopraffare dall’ansia e dallo sconforto, a tirare su il morale a terra. «Andrà tutto bene» significa che, in qualche modo, torneremo alla normalità, ad ammirare un tramonto, a prendere il sole con gli amici, ad abbracciarsi senza avere paura di infrangere le regole. Il refrain serve a sperare di potersi ancora dare appuntamento sotto le stelle, uno accanto all’altro, mano nella mano.

Oggi le strade sono vuole, le spiagge deserte, le saracinesche sono abbassate, ma «andrà tutto bene» e le feste, le strade e le sagre torneranno ad essere animate senza distanze di sicurezza. Senza metri, se non quelli dell’orizzonte.

«Andrà tutto bene».

Il bellissimo video è di Alessandro Damone.