Probabilmente il nuovo Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri cambierà le regole per combattere il Coronavirus alla luce dei numeri della pandemia che preoccupano gli esperti, ma il primo cittadino di Lecce Carlo Salvemini ha deciso di non aspettare le nuove misure per frenare i contagi. Forte dell’ordinanza firmata dal Governatore Michele Emiliano che ha vietato lo stazionamento all’aperto – salvo alcune “eccezioni” come se si è da soli o con la famiglia o per motivi di necessità (ad esempio mettersi in fila per ricevere un certificato o fare la spesa o entrare in farmacia) – ha deciso di invitare i cittadini a comportarsi come se le restrizioni fossero già valide.
Non chiude i luoghi più frequentati, come ha fatto il sindaco di Copertino, Sandrina Schito e come aveva intimato di fare dopo gli assembramenti segnalati lo scorso weekend, ma invita tutti, soprattutto i più giovani, a rispettare i divieti. Insomma, nessun provvedimento, ma solo un appello al buon senso. L’unica restrizione richiesta è alle abitudini.
«In attesa di conoscere se e quando la Puglia diverrà arancione l’ordinanza regionale ha l’obiettivo di restringere ancora di più forme di aggregazione considerate a rischio trasmissione del virus, per quanto all’aperto: assembramenti statici di persone per esclusivi ragioni di svago. Quello che è una legittima e innocente relazione sociale in tempi normali diviene purtroppo pericolosa in una pandemia. E quindi va scongiurata» ha dichiarato Salvemini che annuncia anche più controlli delle forze dell’ordine per verificare il rispetto delle regole.
«Ricordo a tutti che la sanzioni amministrativa prevista in caso di violazione è di 400 euro fino ad un massimo di 1.000. Impegniamoci ad evitarle» ha ricordato lanciando un appello anche a chi non vive a Lecce. «L’invito che rivolgo ai salentini è di venire in città solo per motivi di lavoro, salute, necessità, rinviando a tempi migliori spostamenti dal proprio comune».
«Consideriamoci, per il bene di tutti, zona arancione anche se ancora non lo siamo ufficialmente. Questo fine settimana restate a casa, cortesemente. D’intesa col Questore – a seguito di riunione tecnica programmata nelle prossime ore – da questo fine settimana, quindi, verranno organizzati servizi interforze per verificare osservanza di queste disposizioni, principalmente nelle zone individuate come maggiormente sensibili. Chiedo la collaborazioni di tutti. Non viene disposta al momento la chiusura di nessuna attività. Ma introdotta un ulteriore restrizione nelle nostra abitudini sociali: è il sacrificio che dobbiamo imporci per contenere il contagio».
