
La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ospite della trasmissione di Giovanni Floris su La7, ha dichiarato che i ragazzi torneranno tra i banchi «quando le autorità sanitarie diranno che non c’è più pericolo». Insomma, le scuole riapriranno quando si avrà la certezza di poter mandare ragazzi e docenti nella massima sicurezza. Improbabile, anzi impossibile spalancare i cancelli degli istituti dopo il 3 aprile con il contatore dei contagi che continua a crescere e con il picco, secondo gli esperti, ancora lontano. Che cosa succederà? Si valuterà l’ipotesi di allungare l’anno scolastico? E chi dovrebbe affrontare l’esame di maturità come deve comportarsi?
«Sto prospettando diversi scenari, l’esame sarà serio, ma terrà in considerazione il momento di emergenza che stiamo vivendo, nelle prossime settimane daremo informazioni. Sarà tarato sulla base degli apprendimenti raggiunti» ha dichiarato la numero 1 del dicastero a DiMartedì, mentre sui social si moltiplicano gli appelli degli studenti che avrebbero dovuto affrontare le prove. C’è chi chiede l’abolizione della seconda prova scritta che dovrebbe essere sostituita da una tesina su un argomento a scelta, chi la riduzione degli argomenti di studio all’orale e chi la cancellazione dell’esame di Stato perché “studiare-online non la stessa cosa di andare a scuola”.
Petizioni online
Su change.org sono state lanciate due petizioni – una rivolta alla ministra Azzolina, una al premier Conte – in cui si chiede di prendere provvedimenti subito. La richiesta degli studenti è semplice: quella di arrivare all’appuntamento con la maturità preparati. “In modo tale da darci un’idea almeno qualche mese prima di quello che affronteremo” si legge.
I promotori di una delle due iniziative chiedono una riduzione degli argomenti da trattare all’esame, la Commissione interna per l’orale e l’annullamento degli scritti, anche per evitare l’affollamento nelle aule. Nell’altra petizione, invece, viene chiesto di non fare proprio l’esame. “La maturità non s’ha da fare, noi maturandi non siamo disposti a farci spremere ulteriormente, nel bel mezzo dell’estate a causa del rinvio dell’esame, oppure a modificare l’orario scolastico al rientro a scuola, aggiungendo il sabato pomeriggio o ancora a essere valutati esclusivamente sulla base di un esame orale che potrebbe essere compromesso dallo stress”.