Il Tribunale penale di viale de Pietro riprenderà, seppur gradualmente, l’attività giudiziaria il 12 maggio, con tutta una serie di stringenti misure di sicurezza, stabilite nel corso di un tavolo tecnico. Dunque, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultima ora, nella giornata di martedì alcune udienze che erano state sospese nella fase 1 di contenimento del coronavirus, saranno celebrate.
Il tavolo tecnico
In vista della fase 2 dell’attività giudiziaria si è riunito, questa mattina, in videoconferenza, un tavolo tecnico a cui hanno partecipato tutti i capi degli Uffici Giudiziari. Erano presenti, tra gli altri, il Procuratore Generale Antonio Maruccia, il Presidente della Corte d’Appello Lanfranco Vetrone; le direzioni competenti dell’Asl, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Antonio De Mauro; i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dell’RSSP e dell’Avvocatura dello Stato; i medici competenti.
In vista della ripresa, fissata a partire dal 12 maggio, sono state stabilite tutte le necessarie misure di sicurezza. Anzitutto, il controllo della temperatura corporea agli ingressi degli edifici a cura della Croce Rossa, con i termolaser. Dunque, per il momento, non sono previsti i tornelli con il termoscanner, poiché il Ministero della Giustizia ha comunicato che non vi è la necessaria copertura legislativa.
Si procederà alla sanificazione degli uffici e delle aule, anche per due volte la settimana. Il servizio sarà eseguito da Sanitaservice, facente capo all’Asl ed eventualmente dalla Sanità militare. Il tavolo tecnico ha poi disposto la fornitura periodica delle mascherine da parte della protezione civile regionale per il tramite dell’Asl e il relativo smaltimento previa classificazione.
Non solo, sono stati definiti percorsi obbligati e differenziati sia all’ingresso che all’interno del Palazzo di Giustizia, per evitare pericolosi assembramenti e assicurare le distanze di sicurezza. Inoltre, è stata prevista l’installazione di barriere antifiato in plexiglas, nei singoli uffici giudiziari, ove necessario.
Vi è poi la richiesta di essere inseriti nelle categorie previste per il test seriologico e l’interpello per quelle persone- ad esempio magistrati e dipendenti – maggiormente esposte, al fine di adeguare le prescrizioni a tutela, d’intesa col medico competente.
Intanto, gli uffici requirenti hanno già disposto per le loro attività, le conseguenti misure di protezione del personale e dell’utenza. Anche gli uffici minorili stanno procedendo con le misure organizzative già tempestivamente adottate e applicate.
Il decreto del Presidente della Corte d’Appello
Intanto, occorre ricordare, che il Presidente della Corte d’Appello Lanfranco Vetrone, ha emanato un apposito decreto per regolamentare le attività giudiziarie. Nel documento vengono esplicitate soprattutto le modalità di svolgimento delle udienze civili e penali della Corte di Appello, dal 12 maggio fino al 31 luglio.
Nel settore penale viene ribadità la volontà di celebrare i processi a porte chiuse e solo quelli “urgenti”, a trattazione obbligatoria. E viene specificato che saranno trattati i procedimenti a carico di persone detenute; in cui sono applicate misure cautelari o di sicurezza e quelli per l’applicazione di misure di prevenzione. E in alcuni casi, a prescindere dalla richiesta dei detenuti, degli imputati e dei loro difensori.
E poi, ci sono i procedimenti che presentano carattere di urgenza, per la necessità di assumere prove indifferibili. La dichiarazione di urgenza è fatta dal giudice o dal presidente del collegio, su richiesta di parte, con provvedimento motivato e non impugnabile. In alcuni casi, poi, i difensori potranno chiedere la trattazione di alcuni processi, dieci giorni prima dell’udienza. E poi c’è l’organizzazione delle udienze, con un numero massimo di dieci, dodici processi. Quest’ultimi verrano chiamati in quattro fasce orarie prederminate allo scopo di evitare assembramenti.
I processi non saranno celebrati in modalità “da remoto”, salvo che non vi sia il consenso delle parti.
Le udienze civili
Il Presidente del Tribunale di Lecce Loredana Pasca, il Procuratore Capo Leonardo Leone De Castris e il Presidente del Consiglio dell’Ordine Antonio De Mauro hanno sottoscritto il Protocollo per la gestione delle udienze civili. Sono previste: la trattazione delle udienze in modalità scritta, con il deposito e lo scambio di note prima dell’udienza; la trattazione da remoto, in videoconferenza, utilizzando la piattaforma Teams, per alcuni casi; il rinvio delle udienze fissate per interrogatorio formale, o per l’ascolto di testi e informatori a data successiva al 31 luglio 2020, salvo comprovate esigenze di trattazione urgente.