Attrezzature sanitarie per l’analisi dei tamponi dalla Puglia al Veneto? Emiliano: ‘Se serve, le requisiamo noi’

Il provvedimento poi non si è reso necessario grazie all’accordo con l’azienda barese Maesmec e la Menarini che forniranno la Puglia di queste macchine strategiche

Non ci avrebbe pensato due volte Michele Emiliano a requisire il macchinario della Masmec di Bari, realizzato in collaborazione con la Menarini, di strategica importanza per l’analisi dei tamponi e destinato alla sanità del Veneto.

Un provvedimento da sceriffo, certamente, che però era finalizzato a non privare i cittadini pugliesi di una strumentazione così importante in una fase in cui sembra diventato necessario procedere più speditamente con questa tipologia di test che avrebbe il merito di portate alla luce gli asintomatici che infettano a loro insaputa. Soprattutto quegli asintomatici presenti nelle categorie più esposte al contatto con il pubblico: negli ospedali, tra il personale delle forze dell’ordine o tra coloro che lavorano in settori strategici della società e che non possono stare a casa rispettando il distanziamento sociale obbligatorio per tutti gli altri.

In realtà poi il provvedimento di requisizione delle apparecchiature non è stato necessario perché, stando ad una nota del governatore, l’azienda barese si starebbe dando da fare mattina e sera per rispettare sia le consegne in Veneto che quelle necessarie per la Puglia.

«La requisizione non è avvenuta – dicono dalla Regione – perché di fronte alle legittime esigenze della Puglia la ditta Menarini e la ditta Masmec si sono subito adoperate per trovare l’adeguata soluzione, che è in via di individuazione. E dunque l’esecuzione del provvedimento non è ancora avvenuta perché si sta trovando un accordo».

Insomma, la guerra per la costruzione e l’utilizzo di apparecchiature sanitarie strategiche non si combatte più soltanto tra le nazioni. Ormai ha raggiunto i confini regionali, al punto che Puglia e Veneto hanno rischiato l’incidente diplomatico. Proprio come era accaduto tra Italia e Germania quando sembrò che la Merkel volesse bloccare la possibilità che i ventilatori polmonari realizzati da aziende tedesche giungessero nelle terapie intensive del Belpaese.

È di tutta evidenza che il libero mercato e la libera concorrenza vanno a farsi benedire, quando c’è di mezzo la salute e quindi la vita delle persone. E ognuno pensa alla sua gente.

Piena condivisione per l’iniziativa di Emiliano arriva dal Presidente di Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia, Sabino Zinni, e dai consiglieri regionali Ernesto Abaterusso, Cosimo Borraccino, Alfonso Pisicchio, Giuseppe Romano e Peppo Turco

«Condividiamo pienamente la presa di posizione del presidente Emiliano in merito alle strumentazioni tecniche per la diagnosi della positività al coronavirus, realizzate in Puglia e destinate al Veneto. Dobbiamo scongiurare la possibilità pericolosa che, in un momento di emergenza come quello che stiamo attraversando, il lavoro e le risorse preziose di aziende importanti per il sistema sanitario regionale vengano dirottate verso altre regioni.
Ringraziamo pertanto il presidente Emiliano per il coraggio e la determinazione dimostrata. Da oggi la Puglia potrà contare su nuovi strumenti indispensabili per l’identificazione dei possibili soggetti che potrebbero essere fonte di ulteriori contagi. È un altro passo importante lungo la strada del contenimento e contrasto alla diffusione del virus»

(Foto di copertina: Oltre Free Press)



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