Coronavirus, più di 2mila famiglie hanno chiesto aiuto alla Protezione Civile di Lecce

Sono in totale 2174 le famiglie che hanno contattato il numero messo a disposizione dalla Protezione Civile di Lecce per chiedere aiuto o ricevere semplici informazioni.

Da quando l’emergenza Coronavirus ha toccato anche nel Salento ed è stato attivato il Centro Operativo Comunale sono state più di 2mila le famiglie che hanno chiesto aiuto alla Protezione Civile di Lecce, digitando il numero 0832/230049 messo a disposizione. 2174 per la precisione. Si tratta di persone per le quali è stata disposta la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, ma anche di anziani, più soli e più vulnerabili in questa lotta contro il Covid-19 o di soggetti con patologie che non possono contare sul supporto dei propri cari.

Ricevute le chiamate, è toccato ai volontari delle associazioni ascoltare ed esaudire tutte le richieste giunte dalla voce alla cornetta. A nessuno è stata negata assistenza. Come era prevedibile, negli ultimi giorni le telefonate sono aumentate, in maniera significativa come ha raccontato l’assessore Sergio Signore.

Tracciando un bilancio 563 richieste hanno riguardato l’approvvigionamento di farmaci, 492 per spesa alimentare, 1119 per informazioni legate alle disposizioni relative alla gestione dell’emergenza.

«Gli ultimi giorni registrano una crescita significativa delle chiamate ricevute, sia per l’aumento delle persone in isolamento domiciliare sia per la grande diffusione del numero di assistenza tra la popolazione anziana – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Sergio Signore – Fin dal mattino i volontari della Protezione Civile sono impegnati ad organizzare e svolgere gli interventi in ordine di urgenza. Se la nostra città sta rispondendo bene alle prescrizioni governative sul restare a casa per evitare rischi è anche grazie al loro lavoro e di questo gli sono grato come cittadino e come amministratore».

Il consiglio è quello di restare a casa. E di limitare il numero degli spostamenti allo stretto necessario, evitando i contatti stretti. È bene sempre ricordarlo che il «distanziamento sociale» è l’unica arma a diposizione per vincere questa battaglia contro il Coronavirus.



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