Lequile, al dott. De Donno la cittadinanza onoraria: “plasma iperimmune salva vite”

Giuseppe De Donno ieri in Salento per ricevere la cittadinanza di Lequile. Nella seduta straordinaria del Consiglio Comunale anche tanti cittadini.

Seduta di Consiglio Comunale straordinaria quella di ieri a Lequile. All’ordine del giorno solo un punto: conferimento della Cittadinanza Onoraria al dott. Giuseppe De Donno, primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova.
Alla seduta, celebrata all’aperto in Piazza San Vito, il Sindaco Vincenzo Carlà ha sottoposto ai voti la proposta di conferire la simbolica cittadinanza al medico impegnato come scienziato in prima linea nella lotta al Covid-19, balzato agli onori della cronaca medica con la terapia del plasma iperimmune.
All’unanimità il Consiglio Comunale ha espresso voto favorevole, consegnando al dottore – di origini salentine – la cittadinanza onoraria di Lequile.
IL prof. De Donno, nato a Mantova ma di famiglia originaria di Morigino, frazione di Maglie, ha accolto con grande emozione ed orgoglio il conferimento.  “L’offerta della cittadinanza onoraria non fa che accrescere in me orgoglio e senso di appartenenza ad una terra a cui sono molto legato, il Salento, essendo la terra natale di mio padre”.
Accanto a Sindaco Carlà e allo stesso Donno, erano presenti anche il sindaco di Curtatone, paese di residenza del primario , Carlo Bottani, il Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e il DG della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo.

 

“Il conferimento della cittadinanza onoraria, ampliamente condivisa da tutto l’intero Consiglio Comunale di Lequile, vuole rappresentare un gesto di grande riconoscimento ed ammirazione da parte di una comunità, quella lequilese, orgogliosa di accogliere il dott. De Donno come “concittadino” per la sua tenacia, la sua grande umanità e la sua grande determinazione nella lotta al Covid-19″, ha spiegato il Sindaco di Lequile.
“Anche la Regione Puglia ha iniziato la sperimentazione per la immunoterapia passiva con plasma raccolto da pazienti guariti da infezione Covid-19, pertanto l’auspicio è di poter alimentare sempre di più la speranza e la fiducia nella medicina e nella sua sperimentazione che sta infondendo in quanti, purtroppo, stanno ancora combattendo contro questo virus”.