Gadget aziendali: tutte le info su deducibilità e trattamento fiscale

Il trattamento fiscale cambia in base al tipo di gadget a cui si fa riferimento. Dal punto di vista della deducibilità occorre che i gadget rientrino nel novero delle spese di rappresentanza

Gli omaggi aziendali fanno parte delle spese di rappresentanza, ma è utile prima di tutto proporre una distinzione fra i beni che sono oggetto dell’attività dell’impresa per i clienti e quelli che invece sono per i dipendenti; un’altra distinzione necessaria è quella fra i beni per i clienti che non sono oggetto dell’attività dell’impresa e i beni per i dipendenti che non sono oggetto dell’attività dell’impresa. Il trattamento fiscale cambia in base al tipo di gadget a cui si fa riferimento. Dal punto di vista della deducibilità occorre che i gadget rientrino nel novero delle spese di rappresentanza, che sono quelle che si affrontano al fine di diffondere il nome di un’azienda e promuoverlo sul territorio.

Gadget365 e gli articoli promozionali

I migliori gadget aziendali si possono trovare nel catalogo di Gadget365, azienda lombarda che da anni è specializzata nella fornitura di prodotti per le campagne di comunicazione tramite l’oggetto. La convenienza dei prezzi e la qualità dei gadget proposti sono i punti di forza che contraddistinguono questa realtà, che si rivolge ad aziende e privati.

I beni oggetto dell’attività dell’impresa

A questo punto è utile specificare che cosa si intende di preciso quando si parla dei beni che sono oggetto dell’attività dell’impresa. Ebbene, si tratta dei gadget aziendali che sono coerenti con i servizi e con i prodotti resi disponibili dallo staff aziendale, al di là del fatto che siano presenti o meno nello statuto della società. Nel caso di un negozio di elettronica, per esempio, si può trattare delle power bank o delle chiavette USB, mentre per un negozio di articoli sportivi possono essere delle t-shirt in poliestere o dei palloni da calcio.

Che cosa sono le spese di rappresentanza

Per le spese di rappresentanza è utile identificare delle caratteristiche peculiari, a cui fa riferimento per identificarle con maggiore sicurezza. Prima di tutto ci devono essere delle finalità promozionali correlate al marketing. In più è importante che si tratti di gadget gratuiti, il che vuol dire che il destinatario per ricevere il dono non deve proporre niente in cambio. Tutti i gadget che entrano a far parte delle spese di rappresentanza devono risultare coerenti sia con la mission che con la vision aziendale. Al tempo stesso essi devono garantire dei vantaggi di carattere economico, potenziali o effettivi. Le spese di rappresentanza possono riguardare non solo i gadget, ma anche gli eventi di intrattenimento, come per esempio i banchetti e le feste.

Dedurre le spese di rappresentanza

È possibile dedurre le spese di rappresentanza che sono state sostenute per i gadget aziendali in riferimento al periodo in cui esse sono state sostenute. Questo non implica, comunque, che siano al 100% detraibili, in quanto comunque devono essere rispettati dei requisiti specifici. I limiti di deducibilità sono gli standard da prendere come riferimento. Le spese di rappresentanza con un valore unitario al massimo di 50 euro possono essere dedotte al 100%; il tetto, nel caso di omaggi come i cesti di Natale che si possono considerare multipli, riguarda il valore complessivo e non gli oggetti singoli. Nel caso in cui il valore unitario sia superiore ai 50 euro, invece, è necessario tenere conto dei limiti indicati dal DM del 19 novembre del 2008 aggiornato al 2016. Le soglie variano a seconda dei proventi e dei ricavi dell’azienda: fino a 10 milioni di euro, 1.5% dei guadagni; tra i 10 e i 50 milioni di euro, 0.6% dei guadagni; più di 50 milioni di euro, 0.4% dei guadagni.

I gadget aziendali come beni non oggetto dell’attività dell’impresa

I gadget aziendali che rappresentano dei beni non oggetto dell’attività dell’impresa sono gratuiti se sono per i clienti, in quanto non prevedono alcun corrispettivo in cambio. Questo è il motivo per il quale essi fanno parte delle spese di rappresentanza e sono deducibili secondi i criteri che abbiamo definito in precedenza. I gadget il cui valore unitario non supera i 50 euro prevedono la detraibilità IVA. I beni che invece vengono regalati ai dipendenti, invece, non contribuiscono alle spese di rappresentanza ma rientrano fra le spese per le prestazioni di lavoro, e sono deducibili per il principio di competenza in quanto vengono usati dai dipendenti per lavorare.