Dialogo sull’erosione costiera: un confronto per fronteggiare il problema

Per affrontare il problema dell’erosione costiera serve un approccio multidisciplinare, che impegni tanto la politica quanto scienza e ricerca. Se n’è¨ discusso in un convegno stamattina, a Lecce

Non esiste una soluzione unica per affrontare un tema complesso quale l’erosione costiera, pertanto servono degli interventi organici che coinvolgano tutti gli attori territoriali. Questo quanto emerso dalle  due giorni del seminario intitolato “Dialogo sull’erosione costiera: ricerca, impatti e strategie” organizzato dal Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti climatici. Una fruttuosa occasione di scambio di idee, nonché primo passo verso la costruzione di linguaggi comuni attraverso cui  rintracciare soluzioni fattibili.

L’incontro, tra l’altro, ha portato alla redazione di un documento di sintesi scientifica riguardante gli argomenti emersi dalla discussione e che è stato presentato dall’on. Loredana Capone, assessore regionale allo sviluppo economico; Paolo Perrone, sindaco di Lecce; Antonio Navarra, presidente CMCC; Giovanni Refolo, direttore generale della Provincia di Lecce; e Alessandro Delli Noci, assessore comunale all’innovazione.

C’è una parola che dovremo abituarci a sentire e utilizzare negli a venire: resilienza. Un termine che indica la capacità di fare in modo che un sistema risponda ad un evento avverso senza peggiorare o modificare la qualità della vita e dell’ambiente in cui si svolge. Un concetto introdotto dal prof. Alan Blumberg dello Steven Institute of Techonology di New York, che diviene molto importante al fine di analizzare il tema dell’erosione costiera. Fenomeno complesso, caratterizzato da componenti naturali su cui influiscono le attività umane e altri fattori, come ad esempio  i cambiamenti climatici che intensificano i processi d’erosione e loro impatti.

Per fronteggiare un simile problema, è emerso dalla discussione, è necessario considerare un processo che si compone di diverse fasi e chiama in causa la conoscenza scientifica, la sfera delle decisioni pubbliche ma anche il mondo della comunicazione, così da far recepire la pericolosità del problema alle persone.

E l’approccio scientifico deve essere necessariamente multidisciplinare; con l’ausilio delle innovazioni tecnologiche punta a fornire strumenti che consentano di assumere decisioni in maniera tempestiva  e che siano a lungo valide nel tempo. Si parla di sistemi di supporto alle decisioni (DSS) per la gestione delle emergenze; sistemi di monitoraggio satellitari e in situ; strategie d’adattamento che prevedano interventi per la riduzione del rischio.