“Spiaggetta di Tricase Porto, tra ombrelloni e asciugamani compaiono loro, due rifiuti molto hard” scrive nel suo post l’organizzazione di tutela ambientale locale, Clean up Tricase, che ha l’obiettivo di rendere la città e le sue zone naturali piú pulite e meno inquinate dall’abbandono dei rifiuti.
Da una parte la Puglia delle migliori e piú pulite acque balneari, delle bandiere verdi assegnate dai pediatri italiani sulla sicurezza e l’ordine delle spiagge salentine per bambini e famiglie, dall’altra la devastazione e lo scempio con tanto di imbarazzo, dei rifiuti, ogni tipo di rifiuti verrebbe da aggiungere, abbandonati lì dove capita, nella piú totale incoscienza.
I rifiuti incriminati, l’appello a mantenere pulito il nostro territorio
“Qualcuno avrà festeggiato un addio al nubilato, supponiamo, e ha lasciato qualche traccia nella spiaggetta che stamattina ospita tanti bambini” scrive ancora Clean Up sul suo post pubblicato poi su facebook, invitando a riflettere sulle conseguenze dei propri gesti.
“Lo sappiamo: è estate, ci divertiamo, festeggiamo, ma non dimentichiamo a fine serata di portare via tutti i nostri rifiuti! Che siano bottiglie di birra, bicchieri di plastica, cannucce, cicche di sigarette e, a questo punto, anche grembiuli e altri oggetti in plastica non identificati” si legge ancora scherzando, per spronare e invogliare turisti, bagnanti e frequentatori locali della riviera tricasina a fare attenzione ai rifiuti abbandonati sulle spiagge, i lidi e le zone naturali.
“Possiamo farcela! A settembre tutto deve essere più pulito di maggio” concludono infine fiduciosi, con la speranza che quest’obiettivo possa, davvero, trovare un giusto compimento.
