Una tv per “rompere” il silenzio della solitudine. Donati nove televisori al reparto oncologico del Fazzi

L’associazione“Cuore e mani aperte – OdV”, presieduta da Don Gianni Mattia, ha donato nove televisori all’Unità Operativa di Oncologia, diretta dalla dott.ssa Silvana Leo.

Chi è costretto a fare i conti con una malattia grave si sente spesso solo, anche se c’è sempre una mano da stringere. E il Coronavirus, questo nemico invisibile che ha proibito gli abbracci e ha oscurato i sorrisi dietro una mascherina, ha reso ancor più difficile il tempo trascorso a tu per tu con il “mostro” che si sta cercando di sconfiggere. Per questo, l’associazione “Cuore e mani aperte – OdV” ha deciso di donare nove televisori all’Unità Operativa di Oncologia, diretta dalla dott.ssa Silvana Leo. Le tv sono state anche installate nelle stanze di degenza per tenere “compagnia” da subito ai pazienti.

È un altro pezzo, un altro traguardo del progetto dell’associazione presieduta da Don Gianni Mattia che ha come mission l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri che numerose ricerche dimostrano ormai come fondamentale all’interno di un percorso di salute.  Tra queste iniziative si inserisce l’attività dello Spazio Benessere “A Sua immagine”, allestito nel dicembre del 2016, su idea dello stesso Don Gianni, che garantisce, al piano terra del Polo Oncologico di Lecce, trattamenti estetici e di well being gratuiti a donne e uomini in terapia oncologica.

Toccanti le parole con cui Don Gianni Mattina: «Quando si è ricoverati e la quotidianità è scandita dai ritmi dell’ospedale ci si perde in giornate tutte uguali. È come se mettessimo in pausa le nostre vite. Alcuni si confondono nel chiacchiericcio con gli altri pazienti, nomi e volti che si impara a non fissare troppo nella propria mente, perché alle volte si ha paura di riconoscere quei posti come casa e quei volti a noi estranei come famiglia. Ci sono momenti in cui il silenzio riempie ogni spazio, che sembra quasi di sentire le lancette di un orologio che avanza inesorabilmente, ma con un ritmo diverso. È molto lento quel tempo che il silenzio segna. La cosa strana è che difficilmente troverete un orologio appeso alle pareti di una stanza d’ospedale e quel ticchettio che ci sembra di sentire, è composto dalla nostra paura di vedere il tempo passare, ma al tempo stesso dalla consapevolezza che quel tempo che scorre è un tempo che cura».

Non è facile descrivere come sono scandite le giornate in un reparto di oncologia che ospita sentimenti ed emozioni diverse. Quando hai paura di non farcela incontri qualcuno che ti dà speranza, quando ti mancano le forze c’è qualcuno che ti dà coraggio, quando la disperazione sembra prendere il sopravvento, qualcuno è pronto a consolarti. Per questo è importante ancorarsi alla “normalità”. E una tv, un apparecchio immancabile nelle nostre case, è in grado di riempire i silenzi.

«Oggi viviamo tempi complicati, dove la malattia purtroppo si veste anche di solitudine e noi vogliamo riempire il silenzio che questa solitudine genera Ancora una volta ci facciamo dono attraverso il vostro farvi dono e in questo l’amore scandisce il suo tempo» ha concluso Don Gianni.

Alla cerimonia di consegna di nove televisori, compresi di materiale per l’installazione, che si è tenuta al Polo oncologico “Giovanni Paolo II”, erano presenti il Direttore Generale ASL Lecce, dottor Rodolfo Rollo, i rappresentanti dell’Associazione e la dottoressa Silvana Leo.

Il Direttore di Asl Lecce, dott. Rodolfo Rollo, ha ringraziato l’Associazione “Cuore e mani aperte” OdV con queste parole: «In questo momento di solitudine avere una finestra sul mondo è una cosa importantissima perché il rischio è che il tempo qui non passi mai e quindi il paziente si concentri solo sulla malattia. Questa donazione fa sì che le stanze di degenza si aprono sul mondo e conseguentemente viene data ai degenti la possibilità di trascorrere del tempo senza pensare esclusivamente alla malattia, alle sofferenze. In una breve visita agli ammalati, abbiamo avuto modo di raccogliere un consenso unanime verso questa iniziativa, infatti è stata particolarmente apprezzata la dimensione dello schermo, che consente di vedere bene anche a chi ha difficoltà alla vista».

Le parole della dottoressa Silvana Leo, direttore responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica hanno chiuso l’incontro «Mi associo alle parole del nostro Direttore Generale. Un grazie sentito a tutta l’Associazione, a don Gianni che manifesta sempre la sua alta sensibilità. Siamo nel periodo del Covid, quindi i parenti non possono entrare, per cui è un valore aggiunto questo vostro gesto».



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